Gas, clima mite e nuove forniture: prezzo ai minimi e stoccaggi record. La situazione
EconomiaIntroduzione
Forti ribassi per il prezzo del gas in Europa, che nelle scorse ore è sceso fino a 38,3 euro al megawattora. A pesare sulle quotazioni sono le indiscrezioni sull'avvicinarsi di un accordo tra le compagnie di Ungheria e Slovacchia e l'Azerbaigian per sostituire le forniture russe che ancora transitano dall'Ucraina. E a dare una mano c'è anche il clima mite duffuso di questi giorni nel Vecchio Continente, che secondo gli esperti potrebbe durare qualche settimana.
Anche l'Italia si avvia verso un inverno tranquillo in fatto di scorte, pari al 98,5% della sua capacità. Si tratta, spiega Snam, di 18,7 miliardi di metri cubi di gas, suddivisi tra 13,9 miliardi di metri cubi di stoccaggio di modulazione - nuovo record, dopo i 13,6 miliardi dello scorso anno - e 4,8 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico, a fronte di un livello di riempimento medio degli stoccaggi in Europa pari a circa il 95%.
Quello che devi sapere
Gas e petrolio, strade diverse
- Le previsioni di un clima mite e secco che durerà ancora per settimane, unite all'ottimismo sui flussi di transito, spingono verso il basso in Europa le quotazioni del gas, che nelle scorse ore è scivolato fino a 38,3 euro al megawattora segnando i minimi da un mese. Decisamente diverso l'andamento del prezzo del petrolio, che vede un'impennata nelle ultime ore. È l'effetto delle tensioni in Medioriente, con l'Iran che promette nuovamente una risposta "brutale" agli attacchi di Israele
Per approfondire:
Il clima
- Come anticipano gli esperti, le condizioni climatiche attuali, che hanno innescato disastrose alluvioni come quella che ha colpito la Spagna nella regione di Valencia, sono destinate a portare a una riduzione della domanda di riscaldamento. Questo ha contribuito a preservare le scorte di gas naturale, con gli stoccaggi che in Italia sono al 98,5%. È comunque l'intera Europa a beneficiare di scorte ben oltre la media quinquennale della stagione
Le scorte in Italia
- A proposito delle scorte di gas, l'Italia si appresta ad affrontare l'inverno con il riempimento degli stoccaggi quasi al massimo. Proprio ieri, Snam - primo operatore europeo nel trasporto del gas naturale, attivo anche nello stoccaggio e nella rigassificazione del gas naturale liquefatto - ha comunicato che, al termine della campagna di iniezione conclusa il 31 ottobre, le scorte hanno raggiunto una percentuale del 98,5%, per un totale di 18,7 miliardi di metri cubi
I tipi di stoccaggio
- Come spiega Snam, questi 18,7 miliardi di metri cubi sono ripartiti tra stoccaggio di modulazione (13,9 miliardi di metri cubi, che supera il livello record già registrato lo scorso anno pari a circa 13,6 miliardi di metri cubi) e stoccaggio strategico (4,8 miliardi di metri cubi), a fronte di un livello di riempimento medio degli stoccaggi in Europa pari a circa il 95%. La cifra riferita all'Italia tiene conto sia degli stoccaggi di Stogit (società posseduta al 100% da Snam) che hanno raggiunto 17,4 miliardi di metri cubi complessivi, tra stoccaggio di modulazione (12,7 miliardi di metri cubi) e stoccaggio strategico (4,7 miliardi di metri cubi), sia di quelli degli altri operatori
Superato il target del 90%
- Tale ammontare consente di superare con tranquillità il target del 90% previsto dalla normativa europea e nazionale, considerato che gli stoccaggi potranno far fronte a circa il 25%-30% della domanda giornaliera nei mesi più freddi dell'anno. Questo risultato, spiega ancora Snam, è stato possibile anche grazie alle azioni intraprese lo scorso anno termico per il mantenimento del gas negli stoccaggi nel corso del periodo invernale, come l'offerta di servizi di controflusso, che hanno consentito agli stoccaggi Snam di poter iniziare la campagna di ricostituzione estiva con un livello di riempimento iniziale ad aprile 2024 pari a circa il 60% della capacità
"Fiducia per la stagione invernale"
- Nel corso dalla prossima campagna erogativa, l'azienda fa sapere che proseguirà l’impegno nell’offerta di servizi per supportare gli operatori di mercato a mantenere il gas negli stoccaggi nel corso del periodo di punta dei consumi invernale, quali i servizi di controflusso e di giacenza residua. "La conclusione della campagna di iniezione ci consente di guardare con fiducia alla stagione invernale, pur in uno scenario di costante volatilità e incertezza che contraddistingue i mercati globali", ha commentato in merito l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier. "Anche quest’anno abbiamo raggiunto questo risultato grazie a un'azione di sistema che ha visto coinvolti attivamente sia le diverse componenti del governo e di Arera, sia i principali operatori, oltre a Snam", ha concluso
I flussi di transito
- Anche l'Europa può sorridere. Per quanto riguarda i flussi di transito, le compagnie di Ungheria e Slovacchia sarebbero vicine a un accordo con l'Azerbaigian per mantenere le forniture una volta che l'intesa di transito Russia-Ucraina scadrà alla fine dell'anno. L'accordo cui si sta lavorando prevede 12-14 miliardi di metri cubi di gas all'anno e sarebbe utilizzata la stessa rete del gas russo attraverso l'Ucraina verso l'Unione europea
Le rassicurazioni
- Il mercato europeo del gas è stato volatile negli ultimi mesi, in parte proprio a causa delle preoccupazioni che le forniture potessero essere interrotte, restringendo il mercato l'anno prossimo. La Commissione europea ha comunque rassicurato in questo senso. Peraltro, Slovacchia e Austria sono tra i Paesi europei che continuano a importare le forniture russe tramite gasdotto. Secondo Bloomberg Intelligence, anche altri grandi acquirenti di gas in Asia, come la Cina e il Giappone, sono destinati a registrare una domanda debole. Ciò potrebbe trascinare i prezzi dell'Lng, il gas naturale liquefatto, anche al di sotto dei livelli attuali
Turchia "hub energetico"
- Sempre a proposito del gas, Ankara sta negoziando con Mosca per costruire un "hub energetico" in territorio turco, proposta lanciata dal presidente russo Vladimir Putin nel 2022 dopo l'invasione in Ucraina e le sanzioni che hanno colpito il settore energetico, oltre all'esplosione del gasdotto Nord Stream. "Abbiamo creato una solida infrastruttura per una piattaforma commerciale che potrebbe essere operativa già nel 2025 nell'Istanbul Finance Center, in collaborazione con Botas (azienda energetica statale turca) e Gazprom", ha detto il ministro dell'Energia turco Alparslan Bayraktar in un'intervista al quotidiano Milliyet
L'indice del gas di Istanbul
- "Abbiamo inviato alla Russia un memorandum d'intesa", ha aggiunto Bayraktar, facendo sapere che Putin ha detto all'omologo turco Recep Tayyip Erdogan che avrebbe dato istruzioni a Gazprom per la realizzazione dell'hub energetico. "Ci sarà un Indice del gas di Istanbul, ciò significa che i prezzi del gas saranno determinati a Istanbul. La Russia venderà il suo gas a un prezzo basato sull'Indice del gas di Istanbul", ha affermato il ministro dell'Energia turco
E il mercato petrolifero?
- Finora abbiamo parlato di gas. Ma cosa accadrà al mercato petrolifero? All'orizzonte si prospetta una serie di eventi chiave che potrebbero avere un impatto sui prezzi, dalle elezioni negli Stati Uniti e alla riunione del comitato del Partito comunista cinese la prossima settimana, fino all'incombente decisione dell'Opec che potrebbe iniziare a rilanciare gradualmente la produzione, a partire dal mese di dicembre
Per approfondire: Gas e luce, i migliori fornitori per Altroconsumo