Contratto Statali, verso aumenti fino a 193 euro e deroga su promozioni. Sindacati divisi

Economia
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Introduzione

Come emerge dall'ultima bozza di accordo, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nella Pubblica Amministrazione (Aran) ha ritoccato verso l’alto gli stipendi medi lordi per alcune categorie di dipendenti delle amministrazioni centrali dello Stato. Tra queste ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici economici come Inps e Inail.

 

Gli aumenti proposti toccano quota 5,78% - a fronte di un'inflazione che nel periodo 2022-24 è stata intorno al 15% - e intervengono sulla retribuzione tabellare rispetto a quella accessoria. Muro di Fp-Cgil e Uilpa: le parti torneranno a vedersi il 6 novembre.

Quello che devi sapere

Le risorse in Manovra

  • La nuova proposta sulle retribuzioni arriva dopo l’annuncio da parte del governo di uno stanziamento aggiuntivo di risorse pari allo 0,22%, da sbloccare con l’approvazione definitiva della Manovra di bilancio 2025 attualmente all’esame della Camera

 

Per approfondire: 

La rubrica di Carlo Cottarelli: "Perché l’economia mondiale crescerà, nonostante guerre e inflazione"

Le risorse in Manovra

Gli aumenti per categoria

  • Secondo gli ultimi ritocchi tabellari, ovvero i soldi che incidono direttamente sullo stipendio, gli incrementi per i funzionari passano da 141 a 155 euro. Gli aumenti salgono invece da 116 a 127 euro per gli assistenti, che nella proposta sono ridenominati “collaboratori”, mentre per gli operatori si passa da 110 a 121,4 euro

Elevate professionalità

  • Dallo stanziamento sono esclusi, per ora, i dipendenti inquadrati nell’area delle “elevate professionalità”. Per questa categoria l’incremento medio mensile si ferma a 193 euro come previsto nella precedente bozza. Per il momento, la platea resta piuttosto ristretta dal momento che nei ministeri solo poche centinaia di dipendenti sono approdati alla qualifica simile al “quadro” del settore privato

Deroga sulle promozioni

  • Tra le proposte sul tavolo di confronto Aran-sindacati spicca la proroga per tutto il 2025 della norma che consente ai dipendenti di "salire" di livello in deroga al titolo di studio. A pesare sulla promozione è una valutazione sugli anni di esperienza maturati all’interno della posizione

Come funziona la norma

  • In base alla norma, per gli attuali dipendenti la progressione alla carriera non è più subordinata all’adesione ad un concorso pubblico. La selezione avviene tramite una procedura comparativa che giudica la prestazione del dipendente conseguita negli ultimi tre anni. Anche per il prossimo anno, un assistente con esperienza decennale e in possesso di tutti i requisiti potrà salire al livello di funzionario anche senza essere in possesso di una laurea

La posizione di Fp-Cgil e Uilpa

  • Sulla proposta di Aran si allarga il divario tra i sindacati. Resta critica la posizione di Fp-Cgil e Uilp che giudicano “inaccettabile” un accordo che prevede il recupero di un terzo del potere d’acquisto perso con l’inflazione nel triennio 2022-24. Secondo le due sigle, sulle retribuzioni “non ci sono passi avanti” ma sono stati proposti spostamenti delle risorse all’interno del perimetro. “Il datore di lavoro pubblico, il ministro Zangrillo, vuole a tutti i costi una firma che ha il prezzo di mortificare i dipendenti delle funzioni centrali. Con i pagherò non si pagano le bollette", sostiene Fp-Cgil

La posizione di Fp-Cisl

  • Più aperta è la posizione di Fp-Cisl, insieme ad altre sigle indipendenti, che definisce la bozza di accordo “il migliore dei contratti possibili” a fronte delle risorse disponibili. “Il rinnovo del contratto delle funzioni centrali costituisce un passo avanti sia sul fronte del salario sia della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, sottolinea il segretario nazionale del sindacato Angelo Marinelli. Pur riconoscendo la corsa dell’inflazione, la Cisl evidenzia come l’aumento sui cui si ragiona sarebbe più alto delle ultime tornate, incluso quello del 2016-18 arrivato dopo 8 anni di blocco della contrattazione

Smart working

  • In vista del nuovo round negoziale a inizio novembre con la presentazione di un nuovo testo, resta confermata la proposta di Aran che mira a snellire nella contrattazione integrativa l’accesso al lavoro agile dei neo assunti. Obiettivo della misura è aumentare l’attrattività del comparto pubblico e porre un freno alla “fuga” di giovani candidati del Sud che rinunciano al posto scoraggiati dalla prospettiva di un trasferimento al Nord per l'eccessivo costo della vita

Visite specialistiche e buoni pasto

  • Un'altra proposta che incrocia il favore del sindacato Fp-Cisl include l’aumento da 18 a 20 ore di permesso per le visite specialistiche dei dipendenti over 60. Mentre per quanto concerne l’uso dei buoni pasto, l’estensione non verrebbe concessa nelle giornate con più di 2 ore di assemblea. "È orario di servizio riconosciuto, non capiamo perché dovrebbe essere escluso per dare i buoni", dice Florindo Oliverio (Fp-Cgil)

 

Aran: “Stipendi Pa non tengono il passo"

  • Come evidenzia Aran nel Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, la crescita delle buste paga nella Pubblica Amministrazione non tiene il passo con il resto dell'economia. A fronte di un incremento retributivo nel settore privato, la crescita nella Pa patisce la mancata sottoscrizione dei rinnovi del triennio 2022-2024 ed è sostenuta solo dall'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale

 

Per approfondire:

Manovra, quota di stipendio bloccata per i dipendenti della Pa in debito con il Fisco