Dalle Harley ai jeans, quanto aumenteranno i prezzi dei prodotti Usa con i controdazi Ue

Economia
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Introduzione

Secondo un’analisi del Codacons, l’inasprimento delle tariffe commerciali del 25% adottato dall’Unione Europea in risposta ai dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump (ma prima della pausa di 90 giorni annunciata dallo stesso Trump) potrebbe innescare rincari anche molto forti sui prodotti americani. Ecco su quali in particolare.

Quello che devi sapere

Quando scatteranno i controdazi Ue

  • L'Unione Europea ha dato il via libera all'inasprimento delle tariffe del 25% su una lista di prodotti americani. Tre le date decisive stabilite dalla Comitatologia europea: 15 aprile, 16 maggio e 1° dicembre, segno di una volontà di non chiudere la porta del negoziato con Washington.

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: "C'è una logica dietro ai dazi di Trump?"

Quando scatteranno i controdazi Ue

Harley Davidson alle stelle

  • L'associazione dei consumatori ipotizza nell'analisi un aggravio dei costi per i dazi sul consumatore finale. Il prezzo di una Harley Davidson, moto iconica fiore all'occhiello dell'industria "delle due ruote" americana, potrebbe superare i 63mila euro. Non va meglio per il modello più economico della gamma venduto in Italia a 15.900 euro, ma che a seguito dei dazi potrebbe sfiorare i 4mila euro di rincari

Moto più care di 12mila euro

  • Nel dettaglio, il prezzo di un modello "Road Glide ST" - il top di gamma prodotto dall'azienda di Milwaukee - passerebbe da 50.600 a 63.250 euro, segnando un rincaro di +12.650 euro

Altri prodotti di consumo colpiti

  • Oltre alle motociclette con cilindrata superiore a 500 cc, dal 15 aprile i primi controdazi europei scatteranno su automobili, yacht di lusso, t-shirt di cotone, tabacco da masticare, sigari e sigarette

Jeans

  • A subire contraccolpi sarebbe anche il settore dell'abbigliamento, a partire dai jeans Levi's importati dagli Usa. Ipotizzando controdazi al 25%, il prezzo medio rischia di salire da 120 a 150 euro, un incremento di 30 euro per i modelli più economici

Snack e burro d'arachidi

  • Secondo il Codacons i rincari potrebbero investire anche il comparto dolciumi con rincari di 37 centesimi sugli snack che in media costano 1,5 euro. Di oltre un euro e mezzo salirebbe poi il prezzo di un vasetto di burro d'arachidi da 340 grammi. Sempre sul fronte alimentare, l'affondo spazierà dai mirtilli rossi a succo d'arancia e mais dolce

Benessere e salute

  • Sotto il torchio delle tensioni commerciali tra Usa e Ue finisce anche l'universo del benessere e della salute, dagli oli alle lacche e dai dischetti struccanti ai camici, che potrebbero subire aumenti di prezzo. Si prospettano rincari in vista inoltre per lavastoviglie, lavatrici, stufe e ceramiche. A pagare pegno nel comparto tech saranno joystick, pile e batterie

Gli aumenti dal 16 maggio

  • Nell'ipotesi che i negoziati alla Casa Bianca dovessero naufragare, il 16 maggio scatterà la "fase due" dei controdazi europei per un valore di 13,5 miliardi di euro. Epicentro dei nuovi aumenti sarebbero le importazioni di carne, a partire dal manzo e dal pollame allevato in stati filo repubblicani come Nebraska e Kansas. Nell'elenco rientra poi il legname di Georgia, Virginia e Alabama

Prodotti di largo consumo colpiti

  • Nella "lista nera" Ue spiccano forni, congelatori, asciugatrici e tosaerba ma anche prodotti di largo consumo zucchero, miele, cioccolata, caramelle, chewing gum, uova, frutta, verdure e i fondamentali da dispensa: caffè, tè, spezie, cereali, farine, oli, pasta, pane e biscotti. Ad essere colpiti sono anche le salse tipiche che abbondano le tavole calde a stelle e strisce come ketchup, maionese e mostarda

Colpite moda e lusso

  • Dai controdazi Ue non si salvano nemmeno il tacchino del "Thanksgiving" e il gelato dall'Arizona. Colpita poi la moda: giacche, tailleur, sneakers così come l'intimo femminile dall'Ohio e dal Kentucky, cravatte e papillon made in Florida. Toccherà inoltre a shampoo, trucchi, dentifrici, saponi, filo interdentale fino al comparto della gioielleria come rubini, zaffiri e smeraldi

I dazi dal 1° dicembre

  • Il primo dicembre infine scatta il terzo aumento, valore 3,5 miliardi di euro con i dazi europei pronti ad abbattersi sulla soia della Louisiana e le mandorle

Esclusioni

  • Dall'aumento tariffario sono tuttavia esclusi, per ora, alcuni prodotti tipici americani come il bourbon e il whiskey, alcolici che hanno giovato delle pressioni sull'Ue da parte di alcuni Paesi come Irlanda e Italia. Nella lista rientrano poi bibite gassate come la Coca Cola e Pepsi che pur essendo americane vengono prodotte in stabilimenti europei e non risultano quindi merci importati. Restano esclusi anche vini e latticini nel tentativo di scongiurare un’ulteriore escalation davanti alle minacce di Trump di alzare al 200% i dazi sugli alcolici più pregiati e altre eccellenze del Vecchio Continente.

Per approfondire: Dazi, pronta la risposta Ue alle tariffe di Trump. Colpite le Harley, salvo il whisky