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Cavalieri del lavoro, Mattarella: "Italia tornata a crescere, le agenzie rating lo notino"

Economia

Al Palazzo del Quirinale si è svolta la cerimonia di consegna delle onorificenze. Il capo dello Stato: "Non sono gli egoismi a governare la crescita". Poi l'appello ai giovani: "Prendetevi il futuro"

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Questa mattina al Palazzo del Quirinale si è tenuta la cerimonia annuale di consegna delle onorificenze dell’Ordine "Al Merito del Lavoro" a 25 nuovi Cavalieri, nominati lo scorso 2 giugno. Presenti alla cerimonia il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha consegnato le insegne, e il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella. Alla cerimonia hanno partecipato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e altre importanti figure istituzionali, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana. In precedenza, Mattarella ha premiato anche i Cavalieri che appartengono all’Ordine da 25 anni con i distintivi d’oro.

"Cavalieri del lavoro interpreti di una funzione sociale"

Durante il suo intervento, il Presidente Mattarella ha elogiato il valore sociale delle imprese, riconoscendo i Cavalieri del Lavoro come “interpreti della funzione sociale” delle aziende italiane, il cui ruolo è stato ribadito dalla Costituzione. “Le aziende non sono solo motori di sviluppo economico, ma anche pilastri di benessere per le famiglie e le comunità”, ha affermato, sottolineando l’importanza del contributo delle imprese alla società.

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L'appello ai giovani: "Prendetevi il futuro"

Il Capo dello Stato ha ricordato i risultati positivi raggiunti dall’economia italiana, con una crescita del PIL nazionale che, negli ultimi cinque anni, ha superato quella di Francia e Germania. Mattarella ha citato i dati di Bankitalia che attestano una posizione patrimoniale italiana favorevole, con una posizione netta sull’estero di 225 miliardi di euro, pari al 10,5% del PIL: "Irragionevole non venga notato dalle agenzie di rating nel valutare prospettive e affidabilità dell'economia italiana", ha sottolineato il presidente. Mattarella ha rivolto parole di incoraggiamento ai giovani, invitandoli a “prendersi il futuro” e a impegnarsi per dare forma al domani del Paese. “Il dialogo tra generazioni”, ha detto l'inquilino del Quirinale, “è un valore fondamentale, che permette di condividere esperienze e conoscenze, offrendo un esempio per le nuove leve”.

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L'importanza della sostenibilità e dell'integrazione

Mattarella ha anche posto l’accento sull’importanza di un modello di sviluppo sostenibile che non sia solo economico ma anche sociale, esortando a evitare che la transizione verso nuovi modelli produttivi crei fratture nel tessuto sociale. “La sostenibilità è un obiettivo che rafforza il nostro modello democratico e sociale, e l’Europa può essere un modello produttivo a livello globale”, ha dichiarato. Tra i temi toccati, Mattarella ha poi affrontato l’integrazione dei lavoratori immigrati, definendo il lavoro “potente strumento di integrazione”. Ha sottolineato come le imprese possano contrastare le paure irrazionali legate all’immigrazione, offrendo un esempio di inclusione e solidarietà.

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"L'Italia non è seconda a nessuno"

Infine, il Presidente ha richiamato il ruolo delle istituzioni nella promozione della produttività e della pubblica amministrazione, sottolineando la necessità di colmare i ritardi attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), definito come “un’opportunità straordinaria da cogliere appieno”. Concludendo, Mattarella ha ribadito che “l’Italia non è seconda a nessuno” nei settori dell’innovazione e dello sviluppo industriale, spronando il Paese a perseverare con lungimiranza per costruire un futuro in cui benessere e progresso vadano di pari passo.

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