Inps: “Sale la spesa per le pensioni, +7,7%”. Le misure previste nella Manovra

Economia
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Introduzione

Mentre la Manovra approda in Parlamento, con anche interventi sul tema delle pensioni che stanno scatenando la bagarre politica tra il governo e le opposizioni, sono arrivati i dati contenuti nell'Osservatorio su prestazioni pensionistiche e beneficiari.

 

In base a quanto riportato dall’istituto, le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti a fine 2023 sono 22.919.888, per un ammontare complessivo annuo di 347.032 milioni di euro. Rispetto al 2022, il numero di prestazioni è aumentato dello 0,6% e l'importo complessivo annuo è cresciuto del 7,7%. Il dato è legato soprattutto al recupero dell'inflazione

Quello che devi sapere

Quanti sono i pensionati in Italia

  • Dall’Osservatorio su prestazioni pensionistiche e beneficiari emerge come i pensionati siano 16.230.157, in aumento dello 0,6%, con un reddito medio da pensione di 21.382 euro nell'anno. L'importo medio annuo dei redditi percepiti dagli uomini è superiore a quello delle donne del 35% (24.671 contro 18.291 euro). Inoltre i pensionati che nel 2023 hanno avuto un reddito da pensione complessivo inferiore a mille euro al mese sono stati 4.786.521, pari al 29,5% del totale

Per approfondire: 

Dalle pensioni minime al bonus stipendi, gli aumenti previsti dalla Manovra 2025

Quante pensioni sotto ai 500 euro

  • Tra i beneficiari che percepiscono una pensione inferiore ai mille euro, sono 1.699.780 quelli che hanno un assegno complessivo inferiore a 500 euro. Le donne con pensioni inferiori ai mille euro al mese sono oltre tre milioni - cioè il 36,3% del totale - e tra queste quasi un milione (959.98) possono contare su prestazioni da pensione per meno di 500 euro al mese, cioè l’11,5% del totale.

Le risorse destinate alle varie classi

  • L'Inps segnala ancora che per la classe di pensionati con redditi da pensione inferiori ai mille euro, pari al 29,5% del totale, la spesa è pari al 9,6% di quella complessiva, quindi a 33,532 miliardi a fronte di oltre 347 miliardi. I pensionati che ricevono meno di 500 euro sono il 9,5% del totale e ricevono l'1,7% della spesa. Se si guarda alla classe con i redditi da pensione più alti, ovvero con almeno 5mila euro lordi al mese, si vede che a fronte di 415.137 persone, il 2,6% del totale, si spendono  34.438 milioni, pari al 9,9% della spesa complessiva, più dell'importo per le prime due classi. I pensionati che percepiscono più di 2.000 euro al mese rappresentano il 38,4% del totale e ricevono il 60% sulla spesa pensionistica complessiva.

Le pensioni di uomini e donne

  • E ancora, dai dati emerge come i beneficiari di prestazioni pensionistiche siano 16,2 milioni e come ognuno di loro percepisca in media 1,4 pensioni, anche di diverso tipo, in base a quanto previsto dalla normativa vigente. In più, sebbene le donne rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52%), gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici. Possono contare infatti, nella maggioranza dei casi, di carriere contributive più lunghe e su  retribuzioni più alte.

Quanto vale la pensione media

  • L'importo medio dei redditi da pensione nel 2023 è stato di 21.382 euro, ma ci sono differenze significative tra gli uomini, che percepiscono in media 24.671 euro nell'anno, e le donne, ferme a 18.291 euro. Circa due terzi dei beneficiari di prestazioni pensionistiche percepisce una sola prestazione, mentre circa un terzo (il 32%) ne percepisce due o più. In particolare, il 24,1% dei beneficiari percepisce due prestazioni, il 6,7% tre e l'1,2% quattro o più.

Quante sono le pensioni assistenziali

  • Infine, dai dati emerge come all'interno del gruppo dei titolari di più di una pensione la presenza femminile è dominante e aumenta al crescere del numero dei trattamenti pro capite. Le prestazioni pensionistiche nel complesso sono 22.919.888, per la grande maggioranza Ivs (Invalidità vecchiaia e superstiti), pari a 17.752.596. Le indennitarie sono 627.143 e quelle assistenziali  (tra queste anche quelle per invalidità non legata all'attività lavorativa svolta) 4.540.149.

Manovra e pensioni, scontro sulle minime

  • Intanto, come detto, sulle pensioni interviene la Manovra varata dal governo Meloni per il 2025. In particolare si è acceso lo scontro politico sulla rivalutazione delle pensioni minime, che l’anno prossimo arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali: si parla dunque di un aumento di soli tre euro, con un intervento che però consente di evitare il taglio previsto. Secondo i calcoli della Uil, i pensionati si dovranno "accontentare di 10 centesimi al giorno per il 2025 e probabilmente circa 4 centesimi per il 2026". Misura attaccata dal leader del M5s Giuseppe Conte, che ha parlato di “un’elemosina senza pudore”.

Per approfondire: Manovra, è scontro su sanità e pensioni. Meloni: "Si concentra su priorità"

Le altre misure previste

  • Le novità sulle pensioni nella Manovra non si fermano però qui: vengono infatti prorogate per il 2025 le misure di flessibilità in uscita Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Mentre le lavoratrici con 4 o più figli potranno accedere alla pensione di vecchiaia con un anticipo di 16 mesi. Il governo però punta a convincere i lavoratori a restare, rafforzando il bonus Maroni: chi ha i requisiti per andare in pensione con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) potrà avere in busta paga i contributi a carico del lavoratore, ovvero il 9,19% della retribuzione.

La Manovra in Parlamento

  • Intanto il testo della Manovra è stato depositato in Parlamento, e si è dunque aperto l’iter di conversione in legge. Quest’anno, nel rispetto dell’alternanza, l’esame parte dalla Camera. I parlamentari avranno un 'tesoretto' da 120 milioni per le modifiche: “Chiederemo alla maggioranza di limitare gli emendamenti", ha però fatto sapere il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che spera di arrivare all'ok definitivo "prima di Natale". L'anno scorso non ci si riuscì: nonostante il diktat imposto alla maggioranza di non presentare emendamenti, il disco verde arrivò il 29 dicembre.

Per approfondire: 

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