Mutui, rate giù di quasi 100 euro entro la fine del 2025: meglio aspettare o surrogare?

Economia
Facile.it

Introduzione

Secondo le simulazioni di Facile.it, se il prossimo 17 ottobre la Banca centrale europea decidesse di tagliare i tassi di altri 25 punti base le rate potrebbero scendere di circa 38 euro entro i primi mesi del 2025 e, complessivamente, di circa 95 euro entro la fine del prossimo anno.

 

Considerando un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, LTV 70%, Tan iniziale 0,67% (Euribor3m+1,25%) sottoscritto a gennaio 2022, significa che la rata passerebbe dai 714 euro di ottobre 2024 ai 676 euro di inizio 2025, arrivando alla fine del prossimo anno a circa 620 euro.

Quello che devi sapere

Un altro taglio dei tassi dalla Bce

  • Nella riunione del 17 ottobre la Banca centrale europea dovrebbe procedere con un nuovo taglio dei tassi d’interesse. E se l’Eurotower dovesse sforbiciare gli indici di 25 punti base, secondo le stime di Facile.it nei prossimi mesi la rata di un mutuo variabile standard dovrebbe calare di circa 18 euro (le simulazioni realizzate da Facile.it sono fatte su un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, LTV 70%, Tan iniziale 0,67% (Euribor3m+1,25%) sottoscritto a gennaio 2022; la stima sull’impatto dell’aumento delle rate non tiene in considerazione l’ammortamento della quota capitale, elemento che potrebbe variare in base alle caratteristiche del mutuo)

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Quasi 100 euro in meno entro la fine del 2025

  • Anche se in modo graduale, le rate continuano a scendere: grazie ai tagli della Bce nel 2024 il calo per un mutuo standard è stato di poco superiore ai 36 euro, e gli indici dovrebbero continuare a diminuire anche nei prossimi mesi. Analizzando l’andamento dei Futures sugli Euribor a 3 mesi (aggiornati al 7 ottobre 2024), Facile.it ha calcolato che le rate potrebbero scendere di circa 38 euro entro i primi mesi del 2025 e, complessivamente, di circa 95 euro entro la fine del prossimo anno. Dati alla mano, quindi, la rata del mutuo standard sopra indicato passerebbe dai 714 euro di ottobre 2024 ai 676 euro di inizio 2025, arrivando alla fine del prossimo anno a circa 620 euro

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Aspettare o scegliere la surroga?

  • A fronte di questo scenario conviene aspettare il calo o provare a surrogare? Se, come detto, la prospettiva dei tassi variabili è di continuare a calare nel prossimo anno, un’opportunità più veloce per abbattere la rata è rappresentata dalla surroga. Analizzando le migliori offerte di tassi surroga disponibili online, Facile.it ha messo in luce che, sempre per un mutuo standard, gli indici TAN partono da 2,79%, con una rata di 584 euro (valori che scendono addirittura a 2,64%, rata 565 euro, in caso di mutuo green). Dati alla mano, quindi, surrogando oggi il mutuo variabile sopra indicato si passerebbe da una rata variabile di 714 euro ad una rata fissa di 584 euro, con un risparmio di circa 130 euro

La surroga può convenire anche per i mutui a tasso fisso

  • "Le banche in questa fase di mercato stanno offrendo tassi surroga fissi davvero interessanti e questo rappresenta un’opportunità non solo per chi ha un mutuo variabile e vuole passare al fisso, abbattendo così la rata e bloccandola per il resto del piano di ammortamento, ma anche per chi ha già in essere un finanziamento fisso sottoscritto a condizioni meno vantaggiose rispetto a quelle attuali”, spiegano gli esperti di Facile.it. Basti pensare che, a titolo esemplificativo, appena 12 mesi fa i migliori tassi fissi per un mutuo standard partivano da un TAN pari a circa 3,80% con una rata di circa 650 euro, mentre oggi, come detto, i tassi surroga partono da una rata di 584 euro

Oggi meglio un mutuo a tasso fisso o variabile?

  • Accendendo oggi un mutuo è meglio scegliere fra fisso o variabile? Sebbene, in generale, non esista una scelta giusta o sbagliata in assoluto tra tasso fisso e variabile, in questo momento le condizioni di mercato sono chiaramente a favore dei fissi - spiega Facile.it. Guardando alle migliori offerte a tasso fisso disponibili online per un mutuo standard, i TAN partono da 2,79%, con una rata di 584 euro. Per i tassi variabili, invece, le migliori offerte partono da un TAN pari al 4,10%, con una rata iniziale di circa 665 euro e una differenza di circa 80 euro rispetto alla miglior offerta a tasso fisso. Seppur in calo, quindi, i variabili oggi sono ancora superiori ai fissi; scegliere adesso un mutuo variabile significherebbe partire con una rata più alta, nella speranza che grazie ai prossimi tagli della Bce questa possa calare e battere, nel lungo periodo, quella fissa

Un riequilibrio fra tassi fissi e variabili

  • "Stiamo vivendo un momento cruciale per il mercato dei mutui. La ripresa del comparto è già evidente e l'andamento dei tassi suggerisce una completa normalizzazione nel medio periodo del tasso variabile, mentre il tasso fisso è già oggi a livelli storicamente accettabili, in alcuni casi ben al di sotto del 3% - sostiene anche Nicoletta Papucci di MutuiOnline.it - Questo riequilibrio tra le due tipologie di tasso porterà più scelta per i consumatori, soprattutto grazie alla possibilità di comparare le offerte. Inoltre, i mutui green, con TAN mediamente più bassi di 20-30bps rispetto ai mutui tradizionali, rappresentano sempre un'alternativa interessante. Attendiamo la conferma del taglio della Lagarde e guardiamo con ottimismo al 2025"

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