Mutui giovani, ecco le agevolazioni da sfruttare entro il 31 dicembre

Economia
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Introduzione

C'è ancora tempo per usufruire degli incentivi per l'acquisto della prima casa se si è giovani under 36. In primis, c'è il bonus prima casa a loro dedicato ma valido solo per chi ha Isee non superiore a 40mila euro. Prevede l'esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, ma solo se il contratto preliminare è stato registrato entro il 31 dicembre 2023.

Esiste poi il Fondo di garanzia per l'acquisto e la ristrutturazione della prima casa: si rivolge a coloro che chiedono un mutuo prima casa non superiore a 250mila euro, senza limiti di età anagrafica ma con il rispetto di alcuni requisiti precisi in merito all'immobile da acquisire. La garanzia statale è pari al 50% della quota capitale del mutuo richiesto

Quello che devi sapere

Le agevolazioni per la prima casa

  • La fine dell'anno sta arrivando, ma per i giovani che intendono acquistare la prima casa sono ancora disponibili alcuni incentivi da sfruttare entro l'arrivo del 2025. Per chi ha meno di 36 anni, resta attivo il cosiddetto "bonus prima casa under 36", valido (oltre al requisito anagrafico) per coloro che hanno Isee non superiore a 40mila euro. Ed esiste anche il Fondo di garanzia per l'acquisto e la ristrutturazione della prima casa, che permette di richiedere mutui ipotecari fino a 250mila euro con importanti garanzie statali

Per approfondire: cosa dice (davvero) la revisione dei conti pubblici dell'Istat

Il bonus prima casa per under 36

  • Partiamo dal bonus per l'acquisto della prima casa per gli under 36. Si tratta di un incentivo, prorogato fino al 31 dicembre 2024, che mira a favorire l'acquisto dell'abitazione da parte delle persone più giovani con Isee non superiore a 40mila euro. Per usufruirne, bisogna aver registrato il contratto preliminare entro il 31 dicembre 2023

Atti prima della proroga

  • Ma cosa succede qualora gli atti siano stati stipulati prima della proroga? A spiegarlo ci pensa una circolare dell'Agenzia delle entrate, secondo cui è possibile dimostrare il rispetto dei requisiti se si è in possesso, anche in data successiva, di un Isee in corso di validità nel 2024 che fa riferimento allo stesso nucleo familiare alla data di stipula

Atti stipulati dopo l'1 gennaio 2024

  • Per quanto riguarda gli atti definitivi stipulati tra l'1 gennaio 2024 e il 29 febbraio 2024, data dell'entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe, la circolare dell'Agenzia delle entrate ricorda che è riconosciuto un credito d'imposta, utilizzabile nel 2025, con importo pari alle imposte pagate in eccesso

I vantaggi del bonus

  • Il bonus prevede alcuni vantaggi che si estendono anche all'acquisto delle pertinenze dell'abitazione principale. Anzitutto, se rispettati i precedenti requisiti, è prevista l'esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Abolita anche l’imposta di bollo e i tributi catastali speciali. Le agevolazioni si estendono anche ai finanziamenti collegati all'acquisto, alla costruzione e alla ristrutturazione dell'immobile

Le imposte da versare

  • In caso di vendita da soggetto Iva, è riconosciuto un credito d'imposta pari all'imposta di acquisto. In questo caso però restano il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali, per un totale di 320 euro. Per chi compra da un'impresa, l'imposta dovuta è del 4% e non del 10%. Imposta di registro, ipotecaria e catastale sono invece pari a 200 euro ciascuna

Il requisito Isee

  • L'Agenzia delle entrate ha precisato che il requisito dell’Isee non superiore a 40mila euro annui "deve sussistere al momento della stipula del contratto definitivo". Se gli atti sono stati stipulati prima dell’entrata in vigore della proroga, niente paura: il contribuente può dimostrare a posteriori il rispetto del requisito. "Laddove il contribuente, alla data di stipula del rogito, non fosse munito di certificazione Isee in corso di validità, lo stesso può dimostrare il rispetto dei requisiti qualora, anche successivamente a tale data, sia in possesso di una certificazione Isee in corso di validità nell'anno 2024 riferita allo stesso nucleo familiare in essere alla data di stipula dell'atto", scrive l'ente in una circolare

Cos'è l'Isee

  • L'Isee è l'indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. L'accesso a queste prestazioni, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (tra cui telefono fisso, luce e gas) è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia

Come ottenere l'Isee

  • Per ottenere la propria certificazione Isee è necessario compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare. La Dsu può essere compilata online, direttamente dall'interessato, utilizzando il servizio dell'Inps, oppure può essere compilata e trasmessa attraverso i Caf, che prestano assistenza gratuita ai cittadini sulla base di una convenzione stipulata con l'Inps

I requisiti oggettivi

  • Le agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa vengono riconosciute solo in presenza di alcune specifiche condizioni. Anche per il bonus dedicato agli under 36, l’abitazione acquistata deve rientrare in determinate categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazione di tipo ultra popolare); A/6 (abitazione di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi)

Magazzini, rimesse e tettoie

  • I benefici si estendono anche per l’acquisto delle pertinenze dell'immobile principale, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte), limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria e destinate a servizio della casa di abitazione oggetto dell'acquisto agevolato

Le esclusioni

  • L'acquisto della pertinenza può avvenire contestualmente a quello dell’abitazione principale, o anche con atto separato purché stipulato entro il termine di validità temporale dell'agevolazione e nel rispetto dei requisiti soggettivi previsti. Le agevolazioni non sono ammesse, invece, per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico)

Altri requisiti specifici

  • Oltre ai requisiti già citati, per ottenere il bonus bisogna stabilire la residenza, entro 18 mesi dall’acquisto, nel Comune dell’immobile. Non solo: bisogna dichiarare di non essere titolare dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dell’immobile da acquistare. E non è finita qui: non si deve essere titolare su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altro immobile acquistato con le stesse agevolazioni

Come fare domanda

  • La richiesta per accedere al bonus per l'acquisto della prima casa destinato ai giovani under 36 va presentata, qualora si abbiano i requisiti Isee e angrafici richiesti, alla banca o all'istituto finanziario presso cui si vuole accendere il mutuo

Il Fondo di garanzia per i mutui

  • Oltre al bonus per gli under 36, c'è il Fondo di garanzia per l'acquisto e la ristrutturazione della prima casa. Si rivolge a coloro che richiedono un mutuo prima casa non superiore a 250mila euro. Il mutuo deve essere erogato per il solo acquisto o per l'acquisto e la ristrutturazione e/o accrescimento dell’efficienza energetica di un immobile localizzato in Italia, che deve rispettare alcune caratteristiche. Ecco quali

Le caratteristiche dell'immobile

  • L'immobile deve essere adibito ad abitazione principale; non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi); non deve avere caratteristiche di lusso (decreto del ministero dei Lavori pubblici del 2/8/1969)

La garanzia statale

  • La garanzia del Fondo copre il 50% della quota capitale del mutuo richiesto, facilitando così l’accesso al credito. È aperto a tutti, indipendentemente dall'età e prevede un tasso applicato al mutuo non superiore al Tasso effettivo globale medio (Tegm) pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze

Come richiedere la garanzia

  • La domanda di accesso al Fondo può essere direttamente presentata alla banca cui si richiede il mutuo. I moduli per la richiesta di accesso al Fondo sono disponibili sul sito di Consap S.p.a. (la Concessionaria servizi assicurativi pubblici), su quello del Mef - Dipartimento del Tesoro e su quello delle banche aderenti. L’elenco di quest'ultimo, in continuo aggiornamento, è sempre disponibile sempre sul sito di Consap

Per approfondire: taglio dei tassi Bce, come cambiano i mutui