Aiuti alla natalità, come è messa l’Italia rispetto all’Europa? Il confronto

Economia
Ansa e SkyTG24

L’esecutivo è al lavoro sulla Legge di Bilancio e non mancheranno gli aiuti alle famiglie. Il Financial Times ha confrontato il dato italiano relativo agli incentivi alla natalità con quelli degli altri Paesi europei e ha notato come livelli diversi di spesa non producano risultati diversi rispetto al calo drastico delle nascite. In controtendenza, invece, l’Ungheria, dove il numero medio di figli per donna è cresciuto. Di questo si è parlato a “Numeri”, il programma di SkyTG24 andato in onda il 13 settembre 2024 

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Il governo Meloni è al lavoro sulla manovra, che sarà in parte presentata già nel Piano strutturale di bilancio, documento che verrà discusso a Bruxelles il prossimo 20 settembre. Intanto nella maggioranza si discute su una delle priorità dell’azione di governo, il sostegno alle famiglie. Pochi giorni è stato svelato sul Foglio il progetto del ministro Giancarlo Giorgetti che vuole “cambiare le regole delle detrazioni fiscali, nel nostro Paese. E a prescindere dai redditi, dare la possibilità a chi ha più figli a carico di pagare meno tasse, anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli per aumentarle invece a chi fa figli”. Un progetto ribadito ieri anche dal viceministro Leo: “Il governo vuole favorire le detrazioni per la famiglia. Ci sono diverse strade: o potenziare l'assegno unico o introdurre detrazioni specifiche per i figli, perché adesso la detrazione c'è dopo i 21 anni”. Ma qual è la situazione negli altri Paesi europei? Di questo si è discusso a "Numeri", il programma di Sky TG24 andato in onda il 13 settembre 2024.

Il confronto

A questo proposito il quotidiano britannico Financial Times ha stilato un confronto: ha messo a paragone Paesi che hanno investito tanto per le famiglie, come Finlandia e Francia, e altri che hanno speso meno, come Italia e Spagna, per valutare il possibile impatto sulle nascite. Da questo confronto è emerso che tutti i Paesi, forse con la sola eccezione della Francia, hanno visto calare in modo drastico il numero di figli per donna. Un segno evidente di un problema latente che supera la mera questione degli aiuti economici.

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Il caso dell’Ungheria

Eppure, non manca l’eccezione, cioè l’Ungheria. Negli ultimi dieci anni Budapest ha portato avanti una forte politica di incentivo per le famiglie, specie per quelle molto numerose, che arriva a costare fino al 5% del PIL ogni anno. Questo ha portato dei risultati: se nel 2011 la media era di 1,23 figli a coppia, nel 2023 il dato era già salito a 1,51. Un modello differente rispetto dal resto d’Europa sia nell’impostazione (visto che rispetto ai Paesi scandinavi, qui non si privilegiano i servizi) che culturale.

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