La diminuzione precisa l'organizzazione nel documento, "è andata di pari passo con l'aumento dell'età in cui le madri hanno il primo figlio, cifra che è cresciuta da 26,5 anni nel 2000, in media Ocse, a 29,5 nel 2022"
Sempre meno prole e sempre più tardi. L'Italia maglia nera Ocse per i figli. Secondo il rapporto Ocse “Society at a Glance 2024” pubblicato oggi a Parigi, il tasso di fecondità totale (TFT) "più basso si registra in Italia e in Spagna, con 1,2 figli per donna e più, in particolare, in Corea con un tasso stimato di 0,7 figli per donna nel 2023". La diminuzione, precisa l'Ocse "è andata di pari passo con l'aumento dell'età in cui le madri hanno il primo figlio, cifra che è cresciuta da 26,5 anni nel 2000, in media Ocse, a 29,5 nel 2022”.
1,2 figli per donna
Tutti i Paesi dell'Ocse registrano un declino di lungo termine del tasso di fecondità totale. "C'è stata una battuta d'arresto temporanea, il calo durante gli anni 2000, ma l'indice ha registrato da allora una nuova tendenza al ribasso dopo la grande crisi finanziaria del 2007-2008", si legge nel rapporto, secondo cui il tasso di fecondità totale è "diminuito ad appena 1,5 bambini per donna nel 2022, in media nei paesi Ocse, ben al di sotto del 'livello di sostituzione' di 2,1 bambini per donna". Tra i Paesi Ocse nel 2022, "il tasso più alto è stato registrato in Israele con 2,9 figli per donna, seguito da Messico e Francia con 1,8 figli per donna".