Crollo mercati finanziari, gli errori se stai iniziando ad investire
Economia
La finanza comportamentale ci viene in aiuto e insegna a dare un nome e una spiegazione ad atteggiamenti errati che possono indurre a fare scelte sbagliate. Non solo quando si verificano forti cali, ma anche quando si diffonde l’euforia per rialzi inattesi e guadagni potenziali insperati
I cambiamenti repentini dell’andamento dei mercati finanziari così come li abbiamo osservati in questa prima parte del 2025 non sono usuali, è vero, ma forse dovremo imparare a farci i conti più spesso di quello che pensiamo. Come mantenere i nervi saldi e quali sono gli errori da evitare quando si è investitori alle prime armi o semplicemente risparmiatori preoccupati della perdita potenziale di valore del proprio portafoglio? La finanza comportamentale ci viene in aiuto e insegna a dare un nome e una spiegazione ad atteggiamenti errati che possono indurre a fare scelte sbagliate. Non solo quando si verificano forti cali, ma anche quando si diffonde l’euforia per rialzi inattesi e guadagni potenziali insperati.
Il punto di partenza è un concetto semplice: i mercati finanziari non hanno emozioni, noi – piccoli investori – sì. L’andamento delle borse dipende dalle scelte degli operatori specializzati e sempre più dagli algoritmi e dagli strumenti informatici. Le nostre scelte invece - soprattutto se prese in autonomia, senza il confronto con chi lavora nell’ambito – rischiano di essere spesso dettate dall’emotività.
Per questo la finanza comportamentale è riuscita ad individuare alcuni bias, cioè errori di approccio all’investimento. Uno dei più comuni è il cosiddetto FOMO, fear of missing out, cioè il timore di non cogliere l’occasione che sembra essere imperdibile. Altro errore comune è il cosiddetto “effetto gregge”: lo si commette quando si decide di investire in un certo titolo o in una specifica asset class semplicemente perché è il trend. Piccolo inciso: sì, anche nella finanza esistono le mode del momento e non sono garanzia di successo. Citiamo poi altri due errori comuni tra gli investitori: la cosiddetta “miopia finanziaria” e cercare di fare market timing. Entrambi sono legati al fattore temporale: il primo fenomeno si verifica quando la preoccupazione per un certo investimento porta ad un controllo eccessivo del suo andamento, l’altro errore si può verificare quando si sovrastimano le proprie capacità di valutazione con la conseguenza di uscire da un investimento senza rispettare l’orizzonte temporale che ci si era dati da principio.