Introduzione
Stanno per arrivare gli incentivi per le imprese che - entro il 31 dicembre 2025 - lavoreranno a progetti di transizione e innovazione, capaci di assicurare risparmi energetici nella produzione.
Il decreto Mimit - Mef con i dettagli attende l'ok finale della Corte dei Conti, poi si dovrebbe partire ufficialmente, con il governo che spera che tutto sia operativo entro Ferragosto. Il testo di legge è però già stato criticato dalle opposizioni, che evidenziano come ci siano troppi passaggi burocratici da rispettare per le aziende interessate. Ecco quali sono
Quello che devi sapere
Transizione 5.0, a breve via alle procedure per i crediti d’imposta
- Entro fine luglio, o al più tardi entro Ferragosto, dovrebbero diventare operative le regole per permettere alle aziende di ottenere i crediti d’imposta legati al piano di Transizione 5.0. Lo ha fatto sapere nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dopo che il decreto attuativo Mef-Mimit è stato licenziato dai ministri coinvolti e trasmesso alla Corte dei Conti per ricevere l’ok finale. Quando arriverà il via libera, si dovrà poi aspettare un nuovo provvedimento del Mimit con i termini entro cui le aziende potranno avanzare le loro richieste, che dovrà vedere la luce non oltre 10 giorni dalla pubblicazione del decreto principale sul sito istituzionale del Ministero. Ma la normativa sta già facendo discutere: si prevedono 8 passaggi – e altrettanti documenti – per completare la procedura d’istanza. Un sistema che le opposizioni definiscono troppo complesso
Per approfondire:
I crediti d’imposta
- Potranno ottenere i crediti le imprese che investiranno in progetti di transizione e innovazione, capaci di assicurare risparmi energetici nella produzione. Ci sono dei paletti: l’aliquota non potrà superare il 45% di un tetto massimo di spesa non superiore a 50 milioni di euro per ciascun soggetto beneficiario in riferimento all’anno di completamento dei progetti di innovazione
Chi potrà richiedere gli incentivi e come
- I progetti ammessi sono quelli avviati a partire dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. La richiesta spetta alle imprese con residenza nel territorio in Italia e alle stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Non importa quale sia la loro forma giuridica, il loro settore, il loro regime fiscale o la loro dimensione. Una volta che saranno resi noti i dettagli, i crediti d’imposta andranno chiesti attraverso l’apposita piattaforma Transizione 5.0 sul sito del Gestore Servizi Energetici (Gse), autenticandosi tramite credenziali Spid e inoltrando i modelli che dovranno arrivare non oltre 5 giorni dall’entrata in vigore del decreto
I documenti – la comunicazione preventiva e la perizia asseverata
- Quali sono dunque gli 8 documenti necessari? Si parte con la comunicazione preventiva con le informazioni generali sul progetto di transizione – compresa la data di inizio e di completamento - e con la perizia asseverata che metta nero su bianco gli obiettivi di risparmio energetico. A quel punto sarà il Gse a dover fare le verifiche opportune. Poi, entro 5 giorni, dovrò comunicare all’impresa interessata quale sarebbe l’importo del suo credito d’imposta
La comunicazione intermedia
- Per l’impresa partiranno 30 giorni entro cui dovrà trasmettere nuove comunicazioni intermedie sul suo piano di investimenti. Qui bisognerà dichiarare che si è speso non meno del 20% in acconto. Entro il 31 dicembre 2024 andrò comunque inviata una comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo acconto, in misura almeno pari al 50 per cento del costo di acquisizione. Il Gse ha cinque giorni di tempo per verificare quanto contenuto in ogni comunicazione periodica. Se risultasse una spesa in acconto inferiore, il credito dovrà essere rivisto al ribasso
La comunicazione e i documenti finali
- A seguito del completamento del progetto di innovazione, e in ogni caso entro il 28 febbraio 2026, l’impresa trasmette la comunicazione di completamento contenente le informazioni necessarie a individuare il progetto di innovazione completato, inclusa la data di effettivo completamento, l’ammontare agevolabile degli investimenti effettuati e l’importo del relativo credito d’imposta, nonché l’attestazione del rispetto degli obblighi previsti nell’ambito del Pnrr. Si aggiungono una certificazione sul raggiungimento dei risultati annunciati all’inizio della procedura, una perizia asseverata sulla interconnessione tra i beni strumentali acquistati e il sistema di gestione della produzione, una certificazione contabile sul sostenimento delle spese sostenibili. Entro 10 giorni dalla presentazione della comunicazione di completamento, il GSE, verificati il corretto caricamento dei dati e la completezza dei documenti e delle informazioni rese e il rispetto del limite massimo di costi ammissibili, comunica all’impresa l’importo del credito d’imposta utilizzabile in compensazione, che non può in ogni caso eccedere l’importo del credito d’imposta prenotato
Come utilizzare il credito d'imposta
- Il credito d’imposta si potrà utilizzare solamente in compensazione, dopo 10 giorni dalla comunicazione di fine investimento. Andrà speso - anche in più di una quota - entro il 31 dicembre 2025. Se avanzasse qualcosa, lo si potrà impiegare in cinque quote annuali di pari importoù
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in questa scheda
- Transizione 5.0, a breve via alle procedure per i crediti d’imposta
- I crediti d’imposta
- Chi potrà richiedere gli incentivi e come
- I documenti – la comunicazione preventiva e la perizia asseverata
- La comunicazione intermedia
- La comunicazione e i documenti finali
- Come utilizzare il credito d'imposta
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