Affitti brevi turistici, Toscana prima regione per alloggi e giro d’affari. La classifica
EconomiaIntroduzione
Secondo un'analisi di Isnart - condotta sulla piattaforma Airbnb - le sistemazioni disponibili ammontano a 108mila, un settimo del totale nazionale.
Il fatturato toscano supera 1,3 miliardi di euro, davanti a Lazio e Lombardia. Tra le città Roma si colloca al primo posto per giorni occupati nel corso dell'anno: 123 contro una media nazionale di 74
Quello che devi sapere
Affitti brevi, Toscana in vetta
- La Toscana è la regione dove si concentra il maggior numero di alloggi disponibili per affitti brevi a scopo turistico. Lo rileva un'indagine di Isnart condotta sulla piattaforma Airbnb e pubblicata su Il Sole 24 Ore.
Per approfondire:
Affitti brevi, la banca dati unica entra nel vivo: cosa sapere
Gli alloggi disponibili
- Secondo l'analisi, realizzata su dati AirDna, piattaforma Stendhal-UnionCamere, in Toscana sono prenotabili 108mila sistemazioni, pari a circa 1/7 della media nazionale (760mila). Il dato sugli alloggi disponibili è in crescita del 9,2% sul 2022
Giro d'affari da 1,3 miliardi
- Nella regione del Centro Italia questa formula di pernotto turistico comporta un giro d'affari da primato pari a 1,3 miliardi di euro, il 17% sul totale nazionale. Sul fronte dei giorni complessivi prenotati la Toscana ha faticato a recuperare le perdite del periodo Covid: solo nel 2023 ammontavano a 8,6 milioni, di poco sotto il dato del 2019 (8,7 milioni). Nel 2022 era ancora a -11,3%
Sicilia e Lombardia sul podio
- La concentrazione di alloggi turistici vede al secondo posto la Sicilia con 90mila soluzioni disponibili, pari al 12% nazionale. Terza la Lombardia con 78mila unità: il 10%
Giorni prenotati e introiti
- Nel 2023 l’isola ha fatto registrare 5,7 milioni di notti totali prenotate, un dato in crescita rispetto al periodo pre-Covid quando erano state 4,7 milioni. Il giro d’affari è di quasi 630mila euro: l’8% del totale a fronte di una quota di alloggi disponibili del 12%. La situazione è opposta per la Lombardia: la quota di alloggi (10% sul totale) produce un fatturato di 900mila euro, quasi il 12% del totale. La regione del Nord Italia ha un numero di giorni prenotati vicino ai 6,5 milioni, in crescita rispetto al 2019 (+20,3%)
La top nine/1
- Nella classifica tra le regioni per alloggi disponibili su Airbnb la Puglia si colloca subito sotto al podio con 69mila unità disponibili, 9% del totale. In quinta posizione c'è la Sardegna (66mila, poco sotto il 9%), davanti al Lazio. La regione conta 62mila alloggi, la maggior parte dei quali concentrati nell'area di Roma
La top nine/2
- Al settimo posto si trova la Campania con 51mila alloggi disponibili sulla piattaforma Airbnb, pari al 7% della media nazionale. Poi il Veneto (45mila unità, pari al 6%) e la Liguria (36mila, 5% del totale)
Il fatturato
- Per quanto riguarda il giro d'affari generato dagli affitti brevi turistici, dietro alla Toscana (prima con 1,3 miliardi di euro) spicca il Lazio. Con l'8% di alloggi disponibili la regione genera il 14% del fatturato totale. Terza la Lombardia con poco meno di 1 miliardo di introiti, seguita da Campania (740mila euro), Sicilia e Veneto, entrambe a 630 milioni. Tra le prime nove regioni rientrano Puglia (450mila euro), Sardegna (410mila euro) e Liguria (377 milioni)
Il confronto tra le città
- Considerando le città, la classifica di Isnart vede al primo posto Roma per numero di giorni occupati nel corso dell'anno dentro alloggi affittati a turisti. Nella Capitale i giorni ammontano a 123, rispetto alla media nazionale di 74. Al secondo posto, a pari merito, ci sono Venezia e La Spezia, entrambe a 108 giorni. Terza Firenze (105) davanti a Napoli, quarta con 102 giorni
Il caso di Firenze
- La questione degli affitti brevi nelle località turistiche continua a far discutere e dalla politica è arrivata all'esame della giustizia amministrativa.Si attende la decisione del Tar della Toscana sulla delibera urbanistica del Comune di Firenze che nell'ultima consiliatura ha introdotto il divieto di iscrizione di alloggi turistici nel centro storico, annoverato come patrimonio Unesco. Contro la stretta si sono mosse decine di associazioni e la questione aveva sollevato proteste in Consiglio comunale
Le proteste contro gli affitti brevi
- Firenze tuttavia non è l'unica città europea dove il mercato "selvaggio" degli affitti brevi turistici genera malcontento. Lo scorso 29 giugno a Malaga, in Spagna, migliaia di persone hanno manifestato contro gli alloggi del centro storico presi d'assalto dai turisti. A Barcellona il sindaco Cuadrado ha annunciato l'azzeramento delle licenze per affitti turistici dal 2029
La regolamentazione
- In Italia dal 1° settembre debutterà il Codice identificativo nazionale e la sperimentazione è già partita in tre Regioni. La misura, voluta dal ministero del Turismo, mira ad arginare le irregolarità e l’evasione in un settore che nel 2023 ha registrato 57 milioni di notti prenotate e un fatturato di 7,7 miliardi.
Per approfondire:
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