In Francia, il differenziale tra Oat e Bund ha raggiunto i livelli più alti dal 2017, periodo in cui c'erano timori riguardo a una possibile Frexit. Gli esperti ritengono che le prossime elezioni francesi rappresenteranno un importante banco di prova per i mercati finanziari
L'aumento dei rendimenti obbligazionari europei è influenzato dalla situazione in Francia. Le elezioni europee, che hanno spostato l'orientamento politico dell'Unione europea a destra, e le dimissioni del presidente francese Emmanuel Macron, che ha chiamato i cittadini alle urne, hanno causato un aumento degli spread europei. Durante il G7 il differenziale Oat-Bund ha raggiunto 75 punti, un livello visto l'ultima volta nel 2017, quando si temeva la Frexit, ovvero l'uscita della Francia dall'Ue come ha fatto la Gran Bretagna. Con le prossime elezioni francesi per i mercati finanziari gli esperti prevedono che il differenziale Oat-Bund possa raggiungere i 80 punti base. Unicredit Research osserva che un Fronte Popolare formato dai partiti di sinistra potrebbe ostacolare Macron nel prevenire la vittoria del National Rally di Marine Le Pen.
Le previsioni
Secondo alvuni analisti l'aumento dello spread sta influenzando anche i Paesi periferici. I sondaggi delle prossime due settimane (con il primo turno il 30 giugno) determineranno l'andamento di questo spread e degli asset europei in generale. L'unica certezza sembra essere la continua alta volatilità. Lo spread Btp/Bund è salito a 158 punti base, sfiorando i 160, ma è ancora sotto i massimi annuali (il rendimento del Btp decennale è al 3,92%). Nei mercati azionari, le tensioni hanno causato forti ribassi, con gli indici francese e italiano che registrano le perdite maggiori a causa delle vendite nel settore bancario, influenzato dall'andamento dei titoli di Stato. L'impatto è stato meno significativo sui rendimenti spagnoli e greci: dopo alcuni rialzi, il rendimento dei Bonos spagnoli è sceso di due punti al 3,3%, mentre il rendimento dei decennali greci è stabile al 3,63%.