Bonus 100 euro per i dipendenti, a quanto ammonterà lo sgravio netto? Le simulazioni
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Vale molto meno della cifra indicata lo sgravio in arrivo dal 2025, destinato ai lavoratori dipendenti che rispettano determinate caratteristiche reddituali e familiari. Alla cifra lorda vanno infatti sottratti i contributi Inps, quelli dell’Irpef e le addizionali locali. L’importo spettante sarà sempre rapportato al periodo di lavoro
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- Il cosiddetto "bonus Befana" da 100 euro, contenuto nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 30 aprile, adesso è atteso all’esame delle commissioni parlamentari. Un bonus che farà ancora discutere quindi, visto che gli esperti hanno fatto anche i calcoli e scoperto che lo sgravio riservato ai lavoratori dipendenti, essendo lordo, vale molto meno della cifra indicata
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- Come sappiamo, dal bonus sono esclusi gli incapienti, cioè tutti i contribuenti che hanno un reddito imponibile inferiore a 8.500 euro, un paletto che esclude milioni di lavoratori poveri e a part time
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- Tra coloro che lo prenderanno, all’incirca un milione di famiglie monoreddito con almeno coniuge e un figlio a carico e famiglie monogenitoriali con almeno un figlio a carico, tutte con un imponibile non superiore a 28 mila euro, nessuna prenderà 100 euro. Maurizio Benetti, esperto di fisco e previdenza che collabora con la Fondazione Tarantelli, ha dichiarato al sito Nuovilavori.it che “l’aumento, una tantum, nella busta paga di gennaio 2025 oscillerà tra i 61 e i 74 euro netti”
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- Perché la cifra scende così tanto? La colpa è dei contributi Inps, dell’Irpef e delle addizionali locali. Essendo lordo, il bonus è innanzitutto soggetto al prelievo dei contributi previdenziali e quindi perde 2,19 euro fino a un reddito di 25mila euro e di 3,19 euro tra 25mila e 28mila, sempre che resti in vigore anche nel 2025 il taglio del cuneo
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- E in caso contrario? Se il cuneo non dovesse essere confermato, il prelievo Inps salirebbe a 9,19 euro. Sulle somme restanti, invece, si pagherà l’Irpef del 23%
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- Da 8.500 e fino a 15 mila euro il bonus scende così a 75,31 euro. Ma ci sono anche le addizionali Irpef regionali e comunali, con trattenute da 1,2 fino a 4 euro. Il netto finale oscillerà tra 74,1 e 71,3 euro
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- Chi invece ha un reddito superiore a 15 mila euro per via del taglio della detrazione da lavoro dipendente e considerando le addizionali, otterrà un bonus tra 65,16 e 62,32 euro fino a 25mila euro e tra 64,5 e 61,69 euro fino a 28mila
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- L’indennità sarà erogata con la busta paga di gennaio 2025 e interesserà 1,1 milioni di famiglie. Per ottenerlo sarà il lavoratore a chiedere al datore di lavoro il bonus, attestando per iscritto di averne diritto indicando il codice fiscale sia del coniuge che dei figli
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- A loro volta i sostituti d’imposta potranno recuperare il credito maturato in compensazione con le imposte e i contributi da versare. Inoltre, saranno sempre i sostituti d’imposta a verificare in sede di conguaglio il diritto all’indennità e, se la stessa si riveli non spettante, saranno i datori di lavoro a recuperare l’importo già erogato
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- Particolare da non sottovalutare: l’importo spettante sarà sempre rapportato al periodo di lavoro. Perciò, se ad esempio un lavoratore sarà assunto il 1° luglio il bonus di partenza sarà di 50 euro e su questo saranno applicate le ritenute già menzionate