Benzina, Iva e accise pesano per oltre il 50% del prezzo: come può intervenire il governo
Il costo dei carburanti, nelle ultime settimane, è tornato nuovamente a salire, raggiungendo livelli non molto distanti da quelli del 2022, ma c’è anche da considerare l’inflazione. Guardando i dati dal 2008 si nota come ci siano stati periodi nei quali benzina e gasolio costavano molto di più. Ad oggi sono pochi i benzinai in Italia che registrano prezzi al self sopra i 2 euro al litro. Di questo si è parlato a “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 15 aprile
- La benzina torna a salire, toccando il livello massimo da esattamente sei mesi, mentre il gasolio fa registrare un lieve calo. A indicarlo è Staffetta Quotidiana nella rilevazione di lunedì 15 aprile, spiegando che "i venti di guerra che soffiano sempre più forti sul Medio Oriente non sembrano, per il momento, aver impressionato i mercati petroliferi”. Del prezzo della benzina e del peso delle accise si è parlato a “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 15 aprile
- Non sono tantissime le pompe che hanno dei prezzi della benzina al self sopra i due euro al litro: secondo le rilevazioni di Osservaprezzi, a Milano ci sono 8 distributori; a Napoli 7 e uno solo a Roma. Nel resto d’Italia sono zero
- Osservando i dati del Ministero dell’Ambiente degli ultimi 18 anni, si osserva come i prezzi di benzina e gasolio abbiano raggiunto il picco nel 2022, quando hanno superato i 2 euro al litro, e adesso siano comunque molto vicini (1,9 euro la benzina e 1,8 euro il gasolio)
- Se si correggono i dati della serie storica per l’inflazione odierna si può notare come gli ultimi anni, però, non siano stati peggiori di altri: il vero “picco” si è avuto nel 2012 e il prezzo della benzina di aprile 2024 risulta essere soltanto 70esimo nella classifica dei più cari
- Ampliando la serie storica e prendendo i dati anche del 2008, secondo i dati Istat e Mase, si nota come il prezzo di aprile 2024 sia decisamente più basso di quello di altri anni, come luglio 2008, oltre che settembre 2012, marzo e luglio 2022
- Ma quali sono le parti che “compongono” il prezzo della benzina alla pompa? La parte maggiore è data dalle accise (73 cent) di origine statale così come l’IVA (35 cent): insieme fanno oltre il 50% del prezzo della benzina. A completare il quadro ci sono la materia prima (60 cent) e i costi legati a trasporto e distribuzione (24 cent)
- Il governo ha già fatto sapere che non interverrà su possibili rincari poiché ritiene sufficiente il sistema dell’accisa mobile, che prevede un taglio automatico quando il prezzo mensile supera le stime del governo, tenendo in debito conto anche il bimestre precedente
- Guardando ai dati degli ultimi mesi, il taglio è possibile: il brent ha raggiunto picchi di prezzo più alti delle stime del governo e il taglio è perciò applicabile
- Lo Stato, però, si è sempre mostrato restio a tagliare le accise: quando lo ha fatto nel 2022, sotto il governo Draghi, e ha scontato fino a 30 centesimi al litro per un periodo di 9 mesi, ha dovuto sborsare 9 miliardi di euro
- Se si prendono a confronto gli altri Paesi europei, si nota come l’Italia sia uno dei Paesi con le accise più alte: è secondo solo ai Paesi Bassi, con 79, mentre dietro si piazzano altri Paesi come Finlandia (72), Bulgaria (71) e Grecia (70)