Bonus casa, stop a cessione credito e sconto in fattura: cosa sapere sulle nuove regole
Il Consiglio dei ministri del 26 marzo ha varato un nuovo decreto sul superbonus e le altre agevolazioni edilizie e stabilito lo stop al meccanismo della cessione dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura, oltre che alla remissione in bonis. Attenzione alla sanzione di 10 mila euro, per i cantieri già aperti, e alla decadenza dal contributo, per chi lo deve ancora aprire, in caso di omessa trasmissione delle informazioni
- Novità in materia di bonus edilizi. L’ultimo Consiglio dei ministri, quello del 26 marzo, ha infatti a sorpresa varato l’ennesimo decreto sulle agevolazioni edilizie: si tratta di una nuova stretta e nuovi limiti per alcune tipologie di lavori edilizi (tra cui il Superbonus), per salvare i conti 2024 dello Stato. L’obiettivo, secondo quanto chiarito dal ministro Giancarlo Giorgetti, è “chiudere definitivamente l’eccessiva generosità di questa misura”
- Da segnalare, soprattutto, lo stop al meccanismo della cessione dei crediti d’imposta e allo sconto in fattura, che “fanno tanto male a me e a tutti gli italiani”, ha detto il ministro. Gli effetti non si noteranno solo sul Superbonus però, perché la cessione del credito e lo sconto in fattura interesseranno anche le altre agevolazioni per la ristrutturazione delle case
- Come ha spiegato il ministro Giorgetti, lo sconto in fattura e la cessione del credito spariscono per il Superbonus e anche per le altre tipologie di bonus edilizi, come il Bonus barriere architettoniche o gli interventi di recupero di edifici nelle aree terremotate. Stop anche per le Onlus e le Residenze sanitarie e assistenziali. Per i bonus edilizi, dunque, restano solo le detrazioni fiscali, da richiedere in sede di dichiarazione dei redditi come rimborso totale o parziale dell’Irpef versato
- Addio anche ai tempi supplementari in materia di agevolazioni edilizie. La cosiddetta “remissione in bonis”, ovvero la possibilità di presentare in ritardo la documentazione necessaria per ottenere sconto in fattura o cessione del credito, dietro il pagamento di una sanzione da 250 euro, viene cancellata. Il termine ultimo per caricare la documentazione relativa al 2023 è il 4 aprile 2024
- Chi ha un debito erariale accertato in via definitiva non potrà compensare con gli eventuali crediti: per usare le agevolazioni prima andranno prima saldate le cartelle, pagando quindi ruolo o carichi affidati agli agenti di riscossione
- Il decreto prevede anche nuove sanzioni per i trasgressori. L’omessa trasmissione delle informazioni relative a interventi di ristrutturazione già avviati sarà punita con una multa di 10 mila euro. Per i nuovi interventi, invece, la pena è la decadenza dell’agevolazione
- Il decreto, inoltre, fissa l’obbligo di comunicazione preventiva per quanto riguarda, le cessioni di crediti prodotti dagli investimenti innovativi di Transizione 4.0. Dunque, per accedere alle agevolazioni edilizie, si dovrà comunicare di volerne usufruire prima dell’invio delle fatture a lavori già avviati
- Prevista la deroga per chi ha già presentato la Cila (per i condomini deve essere stata votata la delibera assembleare per i lavori), mentre per chi non deve presentare il titolo la condizione è che siano già stati avviati i lavori oppure deve essere stato stipulato un accordo vincolante tra le parti con versamento dell’acconto
- La nuova stretta sui crediti d’imposta ha creato tensioni in maggioranza. Paolo Barelli di Forza Italia ha chiesto correttivi: “Abbiamo appreso del decreto solo a ridosso del Consiglio dei ministri”. Principio ribadito anche dal segretario Antonio Tajani: “Era necessario intervenire perché c’era un rischio serio per le casse statali, ma il decreto può essere migliorato”. Dentro Fratelli d’Italia i malumori vengono soprattutto dal territorio, con l’allarme lanciato dai governatori di Lazio e Abruzzo, sul “blocco della ricostruzione”
- Anche dentro la Lega si chiedono correttivi: “La norma per lo stop al Superbonus è in corso di definizione e abbiamo già incontrato il ministro Giorgetti per regolamentare il caso del cratere sisma Centro Italia dove la misura è fondamentale per il completamento della ricostruzione”, hanno detto segretaria della Lega Marche deputata Giorgia Latini e il responsabile enti locali Centro Italia della Lega deputato Riccardo Augusto Marchetti