La CU deve essere trasmessa dai sostituti d'imposta entro la giornata di oggi. L'adempimento spetta anche all'Inps nei confronti dei pensionati. Ecco tutto quello che c'è da sapere
- La Certificazione Unica 2024 scade oggi, 18 marzo. A cosa serve, chi sono i soggetti obbligati all’invio e chi deve riceverla? Ecco le istruzioni per i datori di lavoro, i lavoratori dipendenti, gli autonomi e i pensionati
- Come detto, la Certificazione Unica 2024, il modello CU, deve essere trasmesso in via telematica all’Agenzia delle Entrate e consegnato al percipiente entro la scadenza di oggi, 18 marzo
- A doverla inviare sono i sostituti d’imposta, tra cui datori di lavoro ed enti pensionistici, e in parallelo a ricevere la Certificazione Unica 2024 sono lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati
- Al suo interno sono riportati i redditi di lavoro dipendente e assimilati così come i redditi di lavoro autonomo erogati dai sostituti d’imposta nel corso dell’anno precedente all’invio, così come le provvigioni, i redditi diversi e i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve
- Nel modello CU sono inoltre indicate le ritenute fiscali e previdenziali applicate alle somme corrisposte, e “fotografa” quindi la situazione del contribuente anche sul fronte delle imposte e dei contributi già versati dal sostituto d’imposta
- L’invio è obbligatorio per datori di lavoro, enti pensionistici e assicurativi, così come ad esempio per tutti i soggetti che pur non essendo tenuti ad applicare le ritenute alla fonte sulle retribuzioni corrisposte, sono assoggettati alla contribuzione Inps, tra cui le aziende straniere che impiegano dipendenti italiani all’estero, tenuti all’assicurazione obbligatoria in Italia
- Per compilare la CU occorre inserire:
- dati anagrafici dell’emittente e del destinatario
- la causale che identifica l’attività svolta
- il compenso lordo che è stato pagato
- le somme che non sono soggette a ritenuta d’acconto come ad esempio le spese documentate
- l’imponibile netto, ottenuto sottraendo dal compenso lordo le somme su cui non viene applicata la ritenuta d’acconto
- ritenuta d’acconto
- Chi riceve la CU 2024 è quindi tenuto, se obbligato, a indicare i relativi dati all’interno della dichiarazione dei redditi. L’invio telematico del modello è inoltre funzionale anche all’Agenzia delle Entrate, che si avvale dei dati trasmessi dai sostituti d’imposta per la predisposizione del modello 730 precompilato e, a partire dall’anno in corso, del modello Redditi precompilato per le persone fisiche titolari di partita Iva
- Alla scadenza del 18 marzo si affianca quella del 31 ottobre, data entro la quale è possibile inviare le CU contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata
- La possibilità di effettuare l’invio entro la scadenza del modello 770 si applicherà anche nel 2024 alle CU dei lavoratori autonomi, in via eccezionale
- Il modello 2024, al passo con l’evoluzione normativa, presenta numerose novità. Quadri e campi sono stati rimodellati per accogliere la tassazione agevolata delle mance per i lavoratori dipendenti del settore turistico, la riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico, l’innalzamento a 3mila euro dei fringe benefit erogati a favore dei lavoratori dipendenti con figli a carico, l’indicazione del trattamento integrativo speciale erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale