Forze dell’ordine, arrivano aumenti di stipendio e nuove assunzioni: cosa sappiamo
Per le forze armate sono in arrivo diverse novità: il governo ha già destinato un miliardo e mezzo di euro per gli scatti di stipendio di militari e vigili del fuoco (che si tradurranno in aumenti medi lordi mensili di circa 180-190 euro). A breve un tavolo per il rinnovo del contratto. Ci saranno poi 17mila nuove assunzioni nei comparti difesa e sicurezza. E arriverà anche una maggiore rappresentatività della categoria, con la creazione di sigle sindacali interne, ad esempio per Carabinieri e Guardia di Finanza
- Per le forze dell’ordine italiane sono in arrivo un aumento di stipendi, un tavolo per il rinnovo del contratto e un nuovo pacchetto di 17mila assunzioni. E arriverà anche una maggiore rappresentatività della categoria, con la costituzione di sigle sindacali all’interno dei militari, come Carabinieri e Guardia di Finanza. A rivelarlo è Il Messaggero
- Nella giornata di oggi, 6 marzo, i sindacati più rappresentativi delle Forze dell’ordine e dei militari, saranno a Palazzo Chigi per incontrare la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il governo ha già destinato un miliardo e mezzo di euro per gli scatti di stipendio di poliziotti, militari e vigili del fuoco
- Questo si traduce in una stima, già elaborata dal Ministero per la Funzione pubblica, di aumenti medi lordi mensili del 5,78%. Aumenti a “regime”, che saranno pieni a partire dal primo gennaio 2025
- Gli aumenti vanno dai 172 euro per l’esercito fino ai 194 euro per la Guardia di Finanza. Per la Polizia l’aumento medio a regime sarà di circa 188 euro, per le guardie carcerarie di 179 euro, per i Carabinieri di 189 euro, per le Fiamme Gialle di 194 euro. Per l’Aeronautica 192 euro e per la Marina militare 189 euro. I Vigili del Fuoco riceveranno un aumento medio di 173 euro
- Il tavolo delle trattative non è ancora iniziato. Ma è prevista un’importante novità: per la prima volta il personale delle Forze Armate e dei corpi di Polizia ad ordinamento militare, cioè Guardia di Finanza e Carabinieri, potranno essere rappresentati da associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (una sorta di sindacati delle Forze Armate)
- Servirà prima avere una stima della “rappresentatività” dei sindacati militari. Entro il 31 gennaio era stata fissata la scadenza per l’accertamento di quali sigle hanno diritto a partecipare alle contrattazioni, ma ancora non è terminato l’invio dei dati. La Gdf dovrebbe terminare le procedure entro la metà del mese prossimo, così come pure la Difesa, mentre i Carabinieri sarebbero più avanti
- C’è poi il capitolo assunzioni. Nel 2023, spiega Il Messaggero, sono stati autorizzati 16.845 nuovi ingressi, 13.500 dei quali per sostituire personale andato in pensione. Altre 3.300 assunzioni invece, sono state autorizzate grazie a risorse straordinarie stanziate con una serie di provvedimenti
- Il tavolo per il rinnovo del contratto delle Forze di sicurezza e della Difesa dovrebbe comunque essere uno dei primi a partire in questa nuova tornata contrattuale del pubblico impiego che sta per aprirsi
- Paolo Zangrillo (in foto), ministro per la Pubblica amministrazione, ha già reso disponibile la cosiddetta “direttiva madre”, l’indicazione negoziale inviata all’Aran e che vale per tutti i rinnovi contrattuali. Adesso sono attese le direttive per i singoli comparti
- Le prime due in programma dovrebbero essere quella per il comparto sanitario e quella per gli enti locali. Questi ultimi non hanno potuto beneficiare dell’anticipo degli aumenti pagato dal governo alla fine dello scorso anno. Poi toccherà a ministeri e Agenzie fiscali. E in seguito al settore dell’istruzione