Assegno unico, l’Isee va presentato entro fine mese: come evitare il taglio del contributo
A partire dal prossimo mese l’assegno rischia di essere decurtato, nel caso in cui non si riuscisse a presentare una Dichiarazione sostitutiva unica aggiornata per l’anno in corso. Se non la si trasmette entro il 29 febbraio c’è comunque una finestra suppletiva per mettersi in regola, che scade il 30 giugno 2024
- Per l'assegno unico si rischia il pagamento al minimo a marzo, pari a 57 euro, se non si presenta l'Isee aggiornato entro il 29 febbraio. Si avvicina la prima finestra di scadenze per evitare il taglio del contributo per i figli a carico e come ogni anno è necessario presentare l'Isee aggiornato per continuare a ricevere il dovuto in base alla propria situazione reddituale
- C'è però una finestra suppletiva per mettersi "in regola". Qualora la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica sia presentata entro il 30 giugno 2024, infatti, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con i dovuti arretrati
- Per ottenere l’ISEE in tempi brevi si può presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica in modalità precompilata tramite l’apposito servizio online (disponibile sul nuovo Portale unico ISEE, che riunisce le varie modalità di acquisizione dell’ISEE) che ne agevola e semplifica la compilazione, attraverso la condivisione delle informazioni fornite da Agenzia delle Entrate e INPS
- L'Isee 2023, l'indicatore della situazione economica equivalente, è scaduto a fine dicembre. Chi beneficia di prestazioni ad esso collegate è quindi tenuto a comunicarlo aggiornato con i valori del 2024
- Dall'anno scorso è attiva la funzione di rinnovo automatico della domanda per chi già beneficia dell'assegno unico. Viene erogato in automatico a tutti coloro che già ne beneficiano, ma si è tenuti a comunicare all’Inps eventuali variazioni, tramite la presentazione di una Dsu aggiornata
- Inoltre, va sempre ricordato come con il messaggio n. 572 dell’8 febbraio 2024, l’Inps ha aggiornato, per l'anno in corso, gli importi dell’Assegno unico e delle relative soglie ISEE, sulla base del tasso di variazione registrato dall’ISTAT, pari al + 5,4%
- Per questo gli esempi massimi e minimi vanno da un minimo di 57 euro (per un figlio) per chi ha un Isee oltre 45.574,96 (o non presenta l'Isee) a un massimo di 199,4 euro per redditi fino a 17.090,61
- L’assegno unico è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili
- L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie con figlio minorenne a carico (per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza); per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, alla presenza di determinate condizioni. È necessario che frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea; svolga un tirocinio o attività lavorativa con reddito sotto gli 8mila annui; sia registrato come disoccupato o cerchi lavoro. Vale anche per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età
- L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori, dai dipendenti agli autonomi fino ai pensionati e ai disoccupati. Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, è necessario che il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, oltre a pagare l’imposta sul reddito in Italia