Crisi del Mar Rosso, quanto costa all'Italia e perché Roma partecipa alla missione Aspides
L'operazione militare porterà le navi europee a difendere i mercantili dagli attacchi degli Houthi. Saranno parte della missione molti degli Stati che partecipano ad Agenor: oltre a Italia, Francia e Germania ci sono Portogallo, Grecia, Danimarca, Paesi Bassi. Secondo Confartigianato l’impatto di quanto sta succedendo sull’export italiano è di 35 milioni al giorno
- Ammontano a 8,8 miliardi, 95 milioni al giorno, i danni per il commercio estero italiano tra novembre 2023 e gennaio 2024 a causa della crisi nel Mar Rosso. 35 milioni al giorno per impatto sull'export e 60 milioni per mancati approvvigionamenti. Lo calcola Confartigianato che ha esaminato anche l'impatto sulle regioni
- "Il valore più alto di prodotti trasportati attraverso il Mar Rosso è della Lombardia, 12,9 miliardi, poi l'Emilia-Romagna (9,4), Veneto (5,7), Toscana (4,7), Piemonte (4,2), Friuli-Venezia Giulia (2)". Si rischiano "pesanti conseguenze sulla crescita economica italiana", avverte il presidente, Marco Granelli
- Confartigianato ha fatto i calcoli considerando l'impatto del calo di traffico di navi mercantili tra l'Oceano Indiano e il Mar Rosso sui flussi dell'interscambio commerciale dell'Italia con Asia, Oceania, Paesi del Golfo Persico e del Sud-est dell'Africa. In particolare, "negli ultimi 3 mesi, l'Italia ha perso 3,3 miliardi, pari a 35 milioni al giorno, per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi (60 milioni al giorno) per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri"
- L’Italia, anche per via di questi numeri, insieme a Francia e Germania ha spinto per l’avvio di una missione europea a tutela del traffico mercantile. Si chiamerà “Aspides”: nello specifico, l'operazione militare porterà le navi europee a difendere i mercantili dagli attacchi degli Houthi
- Si tratta "prevalentemente di politica di difesa. Da lì transita il 15% del commercio mondiale, impedire il passaggio dei prodotti significa un aumento dei prezzi spropositato, non possiamo accettare la minaccia degli Houthi nel Mar Rosso. L'Italia c'è, si assume le responsabilità", ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni
- "Abbiamo concordato l'avvio della missione Ue nel Mar Rosso, ora dobbiamo lavorare per l'unanimità sul quando", ha spiegato l'Alto rappresentante Josep Borrell assicurando di voler completare l'iter per l'avvio dell'operazione il prima possibile. Il 19 febbraio è atteso il via libera ufficiale dei 27 ministri degli Esteri
- Le regole d'ingaggio saranno oggetto a Bruxelles del lavoro tecnico del Politico-Military Group (Pmg) e quindi del Comitato politico e di sicurezza (Cops). L'Italia invierà certamente una fregata, che potrebbero essere anche due con una rotazione. Sul comando generale la discussione è aperta: non è escluso che vada all'Italia ma è anche possibile che sia francese, con la postilla che l'operazione Agenor, nel 2020, è nata proprio su iniziativa di Parigi. La partecipazione ad Aspides non riguarderà tutti. Irlanda e Spagna non invieranno navi
- Saranno parte della missione gli Stati che partecipano ad Agenor: oltre a Italia, Francia e Germania ci sono Portogallo, Grecia, Danimarca, Paesi Bassi
- La missione, per l'Italia, è più che mai necessaria. Roma, il cui export verso i Paesi dell'Asia è massiccio, potrebbe perdere 5,5 miliardi per l'azione degli Houthi. A ciò va aggiunto il rischio di un nuovo boom di prezzi: le assicurazioni per le navi in transito nel canale di Suez potrebbero raggiungere vette preoccupanti, l'alternativa è fare il periplo dell'Africa, con un impatto drammatico sui tempi dei trasporti
- Ma l'iniziativa di Roma, Parigi e Berlino, secondo fonti di governo, segna anche un passo in avanti importante nella collaborazione tra i tre Paesi dopo i burrascosi mesi dell'emergenza migratoria. E, ha sottolineato Tajani, l'operazione determina "un passo considerevole verso una vera difesa europea"