Colf e badanti, ecco quanto andranno pagate in più nel 2024

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Proprio in questi giorni è stato ratificato dalla Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo, l’accordo relativo ai nuovi minimi retributivi per il lavoro domestico con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2024. Come segnala “Il Sole 24 Ore”, tali valori sono aumentati rispetto allo scorso anno dello 0,56%

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Tra i vari aumenti previsti con l’arrivo del 2024 c’è anche quello, seppur contenuto, destinato a colf e badanti. Proprio in questi giorni è stato ratificato dalla Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo, l’accordo relativo ai nuovi minimi retributivi per il lavoro domestico con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2024. Come segnala “Il Sole 24 Ore”, tali valori sono aumentati rispetto allo scorso anno dello 0,56%.

Alcuni esempi sugli aumenti

Come valutare, in concreto, tali aumenti? A fare qualche esempio è la Federazione italiana dei datori di lavoro domestico, Fidaldo, secondo cui una colf assunta ad ore e inquadrata nel livello B “passerà da 6,58 a 6,62 euro l’ora, con un aumento di 0,04 euro ogni ora lavorata”. Invece una badante convivente per persona non autosufficiente, “inquadrata nel livello Cs, passerà da 1.120,76 a 1.127,04 euro al mese, con un incremento mensile dello stipendio di 6,28 euro”. Inoltre, secondo quanto previsto dalla manovra del 2024, sarà compito dell’agenzia delle Entrate e dell’Inps completare l’interoperabilità delle rispettive banche dati, mettendo così a disposizione dei contribuenti i relativi dati rielaborati. L’obiettivo è quello di favorire l’adempimento attraverso una dichiarazione precompilata oltre che la segnalazione di eventuali problemi legati alla questione.

Un momento del Piano coordinato di controllo economico del territorio condotto il 28 e 29 luglio dalla Guardia di Finanza di Ancona nei comuni costieri della provincia: Ancona (Torrette e Portonovo), Senigallia, Falconara marittima, Sirolo, Numana-Marcelli. Duecentosei le verifiche sull'emissione di scontrini e ricevute fiscali, con 74 violazioni accertate, che vanno ad aggiungersi alle 625 rilevate nei primi sei mesi del 2012. Fra le curiosità, il caso di un barista di Osimo (Ancona) smascherato dalle Fiamme Gialle dopo aver battuto in poco tempo 11.126 scontrini a importo 'zero', per sottrarre gli incassi giornalieri dal conteggio del registratore di cassa. L'esercente ha evaso 170 mila euro e ora rischia la sospensione dell'attività, che di norma scatta alla quarta violazione rilevata nell'arco di cinque anni.
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