
Badanti e colf, in arrivo il raddoppio degli sgravi: ecco le novità
Nello specifico si procederà con il raddoppio da 1.500 a 3.000 euro della soglia dei contributi deducibili. La decisione fa seguito agli aumenti contrattuali scattati quest’anno, con i minimi aumentati del 9,2%. Introdotta anche l’estensione della sorveglianza sanitaria ai lavoratori domestici

A breve verrà approvato il cosiddetto decreto Lavoro, che continue numerose norme e modifiche sull’occupazione. Fra queste ci sono – oltre a una corposa revisione del Reddito di cittadinanza, che verrà sostituito con molti cambiamenti – anche un alleggerimento del meccanismo della 'causale' per i contratti a termine e una norma che estende la tutela Inail sugli infortuni anche a colf e studenti durante i percorsi formativi scuola-lavoro
Colf e badanti, verso aumento deduzione Irpef per famiglie e sorveglianza sanitaria estesa
In molti ipotizzano che sarà proprio questo il provvedimento nel quale il governo introdurrà il taglio di 3 miliardi del cuneo fiscale sui lavoratori a basso reddito preannunciato nel Def
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Nello specifico, per quanto riguarda la categoria di colf e badanti, si procederà con il raddoppio da 1.500 a 3.000 euro della soglia dei contributi deducibili dal reddito
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La decisione fa seguito agli aumenti contrattuali scattati quest’anno, con i minimi aumentati del 9,2%

Il decreto introdurrà inoltre l’estensione della sorveglianza sanitaria ai lavoratori domestici. Questi ultimi sono già assicurati all’Inail contro gli infortuni sul lavoro, ma non sono sottoposti alle visite sanitarie periodiche

Come si legge sulla sezione Economia de Il Corriere della Sera, secondo il presidente di Assindatcolf Andrea Zini “per rendere davvero sostenibile il costo dell’assistenza in casa è necessario agire sulla fiscalità legata alle retribuzioni. Fino a quando non si renderà totalmente deducibile il costo del lavoro domestico (oltre ai contributi anche stipendi, ferie, tredicesima e tfr) le famiglie non avranno reali vantaggi economici”
Assindatcolf ha eseguito alcune simulazioni per capire l’effetto del raddoppio degli sgravi. Le riporta Il Corriere: per un domestico assunto a tempo indeterminato per 54 ore settimanali la famiglia versa 2.414,88 euro di contributi l’anno. Aumentando la quota di deducibilità, dagli attuali 1.549,37 euro ai potenziali 3.000, il datore potrebbe avere un vantaggio fiscale di 865, 51 euro l’anno

Resterebbe invece invariata la voce legata al costo del lavoro (stipendi, ferie, tredicesima e tfr) – tutte le voci di cui appunto parla il presidente Zini – che nel caso di una badante può ammontare anche a 16.224,24 euro l’anno
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