L'analisi di Bankitalia nell’ambito delle statistiche elaborate dalla Bce evidenzia come l’Italia sia sotto la media Ue per concentrazione della ricchezza, sugli stessi livelli della Francia e dietro la Germania che ad oggi è il paese con il maggior grado di disuguaglianza in termini di ricchezza netta
- Un’analisi della Banca d'Italia nell'ambito delle statistiche elaborate dalla Bce analizza la situazione nel nostro Paese, evidenziando come l’Italia sia sotto la media europea per la concentrazione della ricchezza, sugli stessi livelli della Francia e dietro la Germania, in questo momento il Paese con maggiore disuguaglianza in termini di ricchezza netta
- Il divario rispetto al complesso dell'area riflette la più elevata quota di ricchezza netta detenuta in Italia dalle famiglie al di sotto della mediana (legata soprattutto al possesso di abitazioni), spiega lo studio
- L'analisi ricorda come metà della ricchezza degli italiani sia rappresentata dalle abitazioni e tale percentuale varia, tuttavia, fortemente in base alla ricchezza: le abitazioni raggiungono i tre quarti della ricchezza per le famiglie sotto la mediana
- La stessa invece si attesta poco sotto il 70% per quelle della classe centrale mentre scendono a poco più di un terzo per quelle appartenenti alla classe più ricca. Per le famiglie più povere, i depositi sono l'unica componente rilevante di ricchezza finanziaria (17%)
- Maggiormente diversificato è invece il portafoglio delle famiglie più ricche, per le quali quasi un terzo della ricchezza è rappresentato da capitale di rischio legato alla produzione (azioni, partecipazioni e attività reali destinate alla produzione) e un quinto da fondi comuni di investimento e polizze assicurative
- Nel 2010 circa la metà del patrimonio abitativo era detenuta dalle famiglie della classe media; nel 2022 tale percentuale era scesa al 45%, soprattutto a vantaggio del decimo più ricco. La quota di abitazioni posseduta dalle famiglie sotto la mediana è rimasta stabile nel tempo attorno al 14%
- I depositi sono aumentati di circa il 40% tra il 2010 e il 2022, soprattutto per le famiglie appartenenti al decimo più ricco, la cui quota è salita di sei punti percentuali, raggiungendo la metà del totale
- Si evince così che il 5% delle famiglie italiane più ricche possiede circa il 46 % della ricchezza netta totale, e i principali indici di disuguaglianza sono rimasti sostanzialmente stabili tra il 2017 e il 2022 dopo essere aumentati tra il 2010 e il 2016