L'Euro compie 25 anni, la storia della moneta unica europea
La valuta è nata il primo gennaio 1999. All’inizio era virtuale, utilizzata solo per scopi contabili e pagamenti elettronici. Monete e banconote arrivarono tre anni più tardi, il primo gennaio del 2002. È usata attualmente da 20 dei 27 Stati dell’Ue. Tra momenti complicati e novità per il futuro (come l’euro digitale), ecco le tappe principali
- L'euro compie 25 anni. La moneta unica europea infatti vide la luce il primo gennaio del 1999, benché per i primi tempi fu solo una valuta virtuale, utilizzato solo per scopi contabili e per i pagamenti elettronici. Monete e banconote arrivarono solo tre anni più tardi, il primo gennaio del 2002
- Il nome "euro" fu adottato dal Consiglio europeo di Madrid del dicembre 1995. Il simbolo speciale creato (€) fu approvato dalla Commissione europea ed è ispirato dalla lettera greca epsilon e da una versione stilizzata della lettera E. Rispetto al nome unico della moneta, la Grecia ottenne di poterla chiamare Ευρώ, con i caratteri ellenici. Mentre alla Bulgaria è stata concessa la denominazione Евро, con i caratteri cirillici
- Il passaggio dalle singole valute nazionali all’euro passò da diverse fasi di transizione, regolate dal trattato di Maastricht del 1992, relative alla creazione dell'Unione economica e monetaria. La nascita ufficiale del 1º gennaio 1999, fu seguita dal debutto dell'euro sui mercati finanziari nello stesso anno, mentre la circolazione monetaria ebbe inizio il 1º gennaio 2002 nei dodici Paesi dell'Ue che per primi hanno adottato la nuova valuta
- Al momento dell’accettazione, si permise l’accesso anche agli Stati membri i cui parametri erano tendenti al rientro in poco tempo nei criteri stabiliti dal trattato. Anche all'Italia e al Belgio fu permesso di adottare subito l'euro nonostante un rapporto debito/PIL nettamente superiore al 60%. In Italia l'euro venne sperimentato per la prima volta nei comuni di Fiesole e Pontassieve per sei mesi a partire dal 1º ottobre 1999
- L’euro entrò in vigore in 11 Paesi, a cui si aggiunse la Grecia dopo essere rientrata nei parametri economici necessari. A questi, negli anni, si sono unite Slovenia (2007), Malta (2008), Cipro (2008), Slovacchia (2009), Estonia (2011), Lettonia (2014), Lituania (2015) e Croazia (2023)
- L'euro è la valuta ufficiale dei Paesi della cosiddetta “zona euro”. È usato attualmente da 20 dei 27 Stati dell’Ue, aderenti all’Unione economica e monetaria (UEM). L’ultima nazione ad aver adottato l’euro è stata la Croazia il 1º gennaio 2023. Prima di lei Lettonia e Lituania, rispettivamente dal gennaio 2014 e gennaio 2015
- L’eurozona conta una popolazione di oltre 346 milioni di abitanti ma considerando anche i Paesi terzi che utilizzano divise legate all'euro, la moneta unica interessa direttamente oltre 480 milioni di persone nel mondo. La moneta unica europea è utilizzata anche in altri sei Stati europei: Andorra, Vaticano, Monaco e San Marino. Montenegro e Kosovo l’hanno adottata in maniera unilaterale
- Sono 7 gli Stati membri Ue che non adottano l’euro: Polonia, Svezia, Danimarca, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Bulgaria. Anche il Regno Unito, finché è stato membro (dal 1973 al 2020), aveva mantenuto la sua sterlina britannica. Tutti gli Stati diventati membri dopo il 1992 sono invece vincolati ad adottare l'euro quando raggiungono i parametri macroeconomici richiesti
- In questi 25 anni non sono mancate fasi complicate, compresi "dubbi" sul futuro stesso dell'euro, come al tempo della crisi del debito nel 2011. Prima ancora c’era stata la crisi greca con il salvataggio grazie al piano di aiuti ad Atene da 110 miliardi, in cambio di un rigoroso piano di austerità. E c’è stato Draghi con il suo celebre “whatever it takes”, dichiarazione contro i detrattori della moneta unica. E ancora i tassi negativi e il Quantitive Easing, la Brexit e la recente fase inflazionistica
- L'euro è amministrato dalla Bce e dal Sistema europeo delle banche centrali. Di recente, a ottobre 2023, la Banca centrale europea ha lanciato la sperimentazione dell'euro digitale, della durata prevista di due anni. Si tratta di una moneta completamente dematerializzata che consente di effettuare pagamenti istantanei in tutta l'eurozona senza i costi dell'intermediazione bancaria