Carciofo romanesco e Amatriciana, ecco le nuove monete da 5 euro

Economia

Presentato il nuovo conio da collezione che celebra i prodotti della tavola tipici del Lazio. In cupronichel, con elementi colorati, realizzata dall’artista incisore Marta Bonifacio e prodotta presso le Officine della Zecca dello Stato. Tiratura di 10mila pezzi

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C’è il carciofo romanesco, la pasta all’Amatriciana, una caraffa di vino Frascati Doc e un grappolo d’uva Malvasia Puntinata. Il pranzo è servito, potremmo dire. In realtà si tratta della nuova moneta da cinque euro da collezione che celebra il Lazio e alcuni dei suoi più noti prodotti della tavola. 

Enogastronomia da collezione

La moneta fa parte della serie “Cultura Enogastronomica Italiana” della Collezione Numismatica 2023.  E' in cupronichel, con elementi colorati ed è stata realizzata dall'artista incisore Marta Bonifacio (video). Prodotta presso le Officine della Zecca dello Stato, è disponibile in versione Fior di Conio con una tiratura di 10mila pezzi ed è stata presentata dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dal presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Perrone.

Sul lato dritto

Sul lato dritto, come detto, c’è una composizione di elementi tipici della tradizione enogastronomica laziale inserita all’interno di un ottagono, che richiama il simbolo della Regione Lazio, la cui cornice esterna, a echino ornato a ovuli e dardi, riprende le decorazioni dei soffitti a cassettoni delle cupole presenti nelle antiche Basiliche romane. Sullo sfondo c’è la pianta della città di Roma. Nel giro, la scritta “Repubblica Italiana”, in basso la scritta “Lazio” e la firma dell’autrice.

Sul rovescio

L’altro lato raffigura un acquedotto romano su cui si stagliano dei pini marittimi, caratteristici del paesaggio laziale. In basso, soggetti marini tratti dai mosaici delle Terme di Nettuno di Ostia Antica. Al centro, la scritta “Sapori d’Italia”, che divide graficamente il campo; in alto, a sinistra, il valore “5 euro”; in basso “R”, identificativo della Zecca di Roma, e “2023”, anno di emissione.

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