Autostrade, da Capodanno probabili rincari dei pedaggi tra il 2% e il 2,5%
Un rincaro medio dei pedaggi potrebbe arrivare a partire dal primo gennaio 2024 sulle autostrade italiane. Lo rivela Il Sole 24 Ore sottolineando che qualche incremento potrebbe essere riconosciuto dal governo, in modo da remunerare in parte i forti investimenti che le singole concessionarie stanno pianificando per ammodernare e rigenerare la rete autostradale
- Un rincaro medio dei pedaggi, compreso tra il 2% e il 2,5%, potrebbe arrivare a partire dal primo gennaio 2024 sulle autostrade italiane. Lo rivela Il Sole 24 Ore, specificando che toccherà poi al decreto interministeriale Mit-Mef (ministero dei Trasporti e ministero dell’Economia), atteso nel giorno di San Silvestro, stabilire con precisione l’entità dei rincari, tratta per tratta e concessionaria per concessionaria
- Il quotidiano economico ha riferito di aver interpellato i diretti interessati, ovvero le singole concessionarie, che però hanno opposto il più assoluto riserbo in attesa delle decisioni del governo. Per Il Sole 24 Ore però la sensazione generale tra gli operatori è che per il 2024 "qualche punto di aumento" potrebbe essere riconosciuto, anche per remunerare in parte i forti investimenti che le singole concessionarie stanno pianificando per ammodernare e rigenerare una rete vecchia ormai di cinquant’anni
- C'è da ricordare che in Italia, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova nel 2018, gli incrementi dei pedaggi autostradali, che in passato subivano una sorta di automatismo, sono stati di fatto congelati per quattro anni. Dal primo gennaio 2023, invece, alcuni aumenti sono stati autorizzati dal decreto a firma dei ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. Per fare un confronto, in Francia nel 2023 l'aumento dei pedaggi è stato del 4,75%. Per il 2024 il ministro dei Trasporti Clément Beaune ha garantito che l’aumento non supererà il 3%.
- L’operatore leader, cioè Autostrade per l’Italia (Aspi), che gestisce circa il 50% della rete nazionale a pedaggio, prevede per il 2024 di investire circa 1,4 miliardi di euro nell’ammodernamento dei principali asset: gallerie, viadotti e barriere di sicurezza. Nel 2023, ad Aspi è stato riconosciuto un aumento complessivo nell’anno del 3,34%: più 2% dal primo gennaio, più 1,34% dal primo luglio. Per il 2024 l’incremento dei pedaggi sulla rete Aspi potrebbe essere di circa il 2%
- Per quanto riguarda il secondo operatore nazionale, il gruppo Astm (Gavio), concessionario tra le altre della A4 Torino-Milano, della A6 Torino-Savona (Autostrada dei Fiori) e della A15 Parma-La Spezia (Cisa), le concessionarie del gruppo Astm hanno confermano di aver presentato al governo richiesta di adeguamenti tariffari per l’anno 2024
- Tangenziale Esterna, concessionaria della Teem (tangenziale est esterna di Milano, 33 chilometri interconnessi con A1 Milano-Napoli, A35 Brebemi e A4 Torino-Trieste), in attesa del decreto interministeriale sugli eventuali aumenti ha ufficializzato la proroga, fino al 31 dicembre 2024, delle agevolazioni sui pedaggi nella rete di propria competenza
- Per quanto riguarda l'Autostrada del Brennero (314 chilometri da Modena al confine di Stato con l’Austria), secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore dal 2014 al 2023 alla concessionaria è stato riconosciuto un solo aumento nel 2018. Per il 2024, in base al meccanismo di calcolo previsto dalla concessione, ad Autobrennero spetterebbe un incremento tariffario del 2,29%, ma bisogna attendere per sapere se la richiesta sarà accolta o respinta dal governo
- Sicuramente non aumenteranno i pedaggi lungo le autostrade A24-A25 Roma-L’Aquila-Teramo e diramazione Torano-Pescara: l’accordo con il quale il governo ha restituito al gruppo Toto la concessione delle autostrade laziali e abruzzesi a partire dal primo gennaio 2024 prevede il blocco delle tariffe fino al 2032
- "Il 2024 sarà un anno decisivo per la messa a terra dei piani di investimento delle società - ha spiegato Diego Cattoni, ad di Autobrennero e presidente Aiscat, associazione delle concessionarie -. Va sottolineato come in Italia, dati alla mano, i pedaggi autostradali, sia per i veicoli leggeri sia per il traffico pesante, siano inferiori a quelli di Francia e Spagna"
- Secondo quanto riferisce Cattoni, "in Francia, rispetto all’Italia, i pedaggi risultano più cari, in media, del 35% per il traffico leggero e del 93% per il traffico pesante. In Spagna del 12,7% per le auto e del 7,2% per i Tir"