
Superbonus, ancora incerto Sal straordinario per condomini: manca decreto "salva spesa"
Il testo doveva essere pronto idealmente prima di Natale, ma si stanno aspettando i dati aggiornati sull'impatto dell'agevolazione edilizia sui conti pubblici per capire come procedere

SUPERBONUS E CONDOMINI: MANCA ANCORA NORMA 'SALVA LAVORI'
- Non è ancora stata trovata una quadra sui nodi aperti in tema Superbonus. Tra questi c’è il cosiddetto emendamento ‘salva lavori’ per i condomini

L'IPOTESI COMUNICAZIONE SAL STRAORDINARIA
- Nelle scorse settimane si è discusso su come (e se) dare il via libera a nuove comunicazioni dello stato di avanzamento dei lavori (Sal), in modo da “salvare” l’agevolazione nella sua misura piena (al 110%) o al 90% per i lavori effettuati, o almeno fatturati, entro la fine del 2023

IN ATTESA DELLE STIME SUL COSTO PUBBLICO
- In linea di principio si era cercato di trovare una soluzione prima di Natale. Non ci si è riusciti, perché per prendere una decisione finale si sta aspettando che escano i dati aggiornati sull’impatto del bonus - specie con aliquota al 110% - sulle casse statali. Potrebbero superare anche di una ventina di miliardi di euro le stime arrivate finora

IL NODO CONTENZIOSI
- Il punto è questo: dal 2024 il Superbonus scende al 70% e uno degli effetti domino della possibile uscita disordinata dall’agevolazione al 90% (e per alcuni anche dal 110%) è che si rischia di far partire contenziosi per circa 30mila lavori condominiali

IL RAPPORTO TRA CONDOMINI E IMPRESE EDILI
- Il problema sono quindi i rapporti tra i condomini e le imprese edili, nei casi in cui non si riuscirà a centrare la scadenza del 31 dicembre 2023 come data di fine lavori

IL RISCHIO DI PAGARE DI PIÙ
- I condomini con opere non completate entro la fine dell’anno correrebbero infatti il rischio di doversi sobbarcare costi maggiori – perché coperti dal Superbonus ormai al 70% - per completare i lavori nel 2024

IL PRESSING
- Da qui parte il pressing dei senatori Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia) e Dario Damiani (Forza Italia) per l’approvazione della norma che contiene un Sal straordinario. Sono loro i suoi relatori

IL TESTO DI LEGGE
- Secondo alcune indiscrezioni si sarebbe pensato di inserire la disposizione nel Milleproroghe. Ma c’è anche di chi parla di un decreto a sé stante

STOP ALLE SPECULAZIONI
- Con il via libera del Senato alla Manovra, scrive Il Sole 24 Ore, si è invece avvallata la volontà dell’esecutivo di bloccare le speculazioni di chi ha usufruito del Superbonus in passato con l’intento di rivendere l’immobile subito dopo

PRELIEVO AL 26%
- Si è quindi stabilito che a chi andrà a vendere una seconda casa, escluse le eredità, nei primi 10 anni dalla fine dei lavori, sarà applicato un prelievo del 26% sulla plusvalenza ottenuta. Inoltre, per cinque anni, se si è usufruito del bonus al 110% (con cessione di credito e sconto in fattura) le spese sostenute sono indeducibili dalla base imponibile