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Manovra, ok del Senato alla Legge di Bilancio. Il 29 dicembre ultimo passaggio alla Camera

Economia
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Dopo il via libera di Palazzo Madama alla fiducia sul maxiemendamento è arrivata anche l'approvazione al testo con con 109 sì, 72 contrari e 2 astenuti. Il provvedimento passa ora all'esame di Montecitorio. Il ministro dell'Economia Giorgetti: "Abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà"

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Via libera dell'Aula del Senato alla Manovra 2024. La Legge di Bilancio è stata approvata con 109 sì, 72 contrari e 2 astenuti. Il provvedimento ora passa all'esame della Camera e il via libera finale del Parlamento è previsto - in base agli accordi intercorsi tra i gruppi - senza fiducia nella giornata del 29 dicembre. In mattinata a Palazzo Madama era arrivato prima l'ok alla fiducia sul maxiemendamento - con 112 voti favorevoli, 76 contrari e 3 astenuti - e alla Nota di variazioni di bilancio, approvata con 110 sì, 73 contrari e un astenuto. "Abbiamo approvato il bilancio dello Stato, dove c'è dentro anche quello che abbiamo fatto - ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - Tanti l'hanno criticato, siccome viviamo in tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa, abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà".

Il 29 dicembre voto alla Camera

Dopo il via libera del Senato, domani mattina la manovra approderà alla commissione Bilancio della Camera per iniziare l'iter del secondo passaggio parlamentare. La commissione è convocata alle ore 10 (i deputati potranno collegarsi in videocollegamento da remoto) per l’incardinamento, la discussione generale e il termine per la presentazione delle emendamenti, che sarà fissato probabilmente alle ore 14. La commissione tornerà a riunirsi nella mattina di mercoledì 27 per le ammissibilità e la votazione degli emendamenti. Le opposizioni ne dovrebbero presentare circa 70. Entro il tardo pomeriggio, viene riferito, i lavori si concluderanno con il mandato ai relatori - Carmen Letizia Giorgianni di Fratelli d'Italia, Roberto Pella di Forza Italia e Nicola Ottaviani della Lega - a riferire in Aula. La legge di Bilancio arriverà nell'Aula di Montecitorio, ha stabilito l'altro ieri la Conferenza dei Capigruppo, giovedì prossimo, 28 dicembre. Dalle ore 9 alle 13 si svolgerà la discussione generale. Dalle 15 è previsto l'avvio dell’esame che proseguirà anche il giorno successivo. Le dichiarazioni di voto sono infine previste dalle ore 17 del 29 dicembre in diretta televisiva con conclusione alle ore 19. Seguirà il voto finale. Il governo, come ha annunciato mercoledì scorso dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, non metterà la questione di fiducia come avvenuto oggi al Senato.

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"Voteremo convintamente contro la vostra Manovra per tre ragioni: la Manovra si basa su un assunto falso, sarebbe un falso di bilancio; in secondo luogo è una legge sbagliata e, terzo, tradisce una visione dell'Europa e del mondo diametralmente opposta alla nostra e cioè sovranista e populista", ha detto il senatore di Italia viva, Matteo Renzi, nella dichiarazione di voto.

Patuanelli: "Vero buco di bilancio lo fate voi non il Superbonus"

"Tutti i parametri europei, dal Mes del 2011 al nuovo Patto di stabilità, sono figli di un governo di destra che porterà danni enormi a questi paese: più che sovranisti siete sovranisti a sovranità limitata", ha detto poi il capogruppo del M5s al Senato Stefano Patuanelli in dichiarazione di voto. "Bankitalia ha dimezzato la stima di crescita del Pil 2024, d'altronde siete il governo dello zero virgola, ma questo significa che l'unico vero buco di bilancio per il 2024 non è il superbonus, ma quello che fate voi con un Documento di economia e finanza e una previsione di bilancio che parla di crescita all'1,2 quando la crescita reale sarà dello 0,6. Perché c'è la propaganda, ma poi ci sono i documenti".

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Boccia: "Manovra scritta sull'acqua, tornano clausole salvaguardia"

"Vediamo finalmente anche il ministro dell'Economia presente con lo spirito in tutte le serate e nottate Commissione...", ha aggiunto il capogruppo del Pd in Senato Francesco Boccia. "Ministro Giorgetti l'Italia era stimata e rispettata in Europa e ora, dopo 14 mesi di governo Meloni nessuno ricorda quali iniziative ha fatto per rendere questo Paese più credibile". "Questa è una manovra scritta sull'acqua", ha detto Boccia in più passaggi. "Avete messo 11 miliardi, il taglio del cuneo - ha accusato - su una misura" non strutturale. E "siamo tornati alle clausole di salvaguardia del 2008-2015: siete sempre gli stessi e ora in ostaggio ci sono i lavoratori, gli italiani".

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