Il ministro dell'Economia Luis Caputo annuncia la decisione: "Per qualche mese le cose andranno peggio, specie per l'inflazione. Ma una verità scomoda è meglio di una bugia comoda". Le misure si sarebbero rese necessarie per ridurre il deficit fiscale
È una vertiginosa svalutazione della moneta nazionale, la prima azione del nuovo governo argentino guidato dal presidente Javier Milei. Il ministro dell'Economia Luis Caputo ha annunciato la decisione con un messaggio video registrato. Per un dollaro ci volevano 400 pesos, ora ce ne vorranno 800. "Per qualche mese le cose andranno peggio di prima, soprattutto in termini di inflazione. Lo dico perché, come dice il Presidente, è preferibile dire una verità scomoda che una bugia comoda" ha ammesso Caputo. La mossa del governo porterà a "un aumento provvisorio della tassa nazionale sulle importazioni e delle ritenute sulle esportazioni non agricole". Il ministro dell’Economia riconduce la situazione attuale alla gestione delle amministrazioni precedenti: "Siamo sicuramente di fronte alla peggiore eredità della nostra storia. Un Paese in cui gli argentini sono sempre più poveri, con un deficit di bilancio che supera i 5 punti e mezzo di Pil". Il rischio maggiore è l'inflazione iperbolica, con una corsa dei prezzi che rischia di toccare il 15.000% annuo.
La situazione economica del Paese
L’Argentina soffre di un’inflazione annua del 143%, la sua valuta è crollata e, stando agli ultimi dati, quattro argentini su dieci sono poveri. La Nazione ha anche un deficit fiscale enorme, un deficit commerciale di 43 miliardi di dollari, oltre a uno scoraggiante debito di 45 miliardi di dollari nei confronti del Fondo monetario internazionale, di cui 10,6 miliardi dovuti ai creditori multilaterali e privati entro aprile.
Il sostegno dell’Fmi
Il Fondo Monetario Internazionale ha accolto con favore le misure, affermando che forniscono "una buona base" per ulteriori discussioni con l’Argentina sul suo debito con l’istituzione. "Queste coraggiose azioni iniziali mirano a migliorare significativamente le finanze pubbliche in modo da proteggere i più vulnerabili della società e rafforzare il regime dei cambi", ha affermato in una nota la portavoce del Fmi, Julie Kozack.