Mercato tutelato, il 95% delle famiglie che sono passate al libero paga di più
È vicina la scadenza del mercato tutelato di luce e gas, destinato a chiudersi nei primi mesi del 2024. Tuttavia secondo i dati Arera relativi a coloro che sono già passati al mercato libero, i costi sono decisamente maggiori sia che si opti per il prezzo fisso che per quello variabile. Un dato in decisa controtendenza rispetto agli anni passati, quando si registrava un risparmio anche del 30 per cento. Di questo si è parlato nella puntata del 28 novembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
- Nessuna proroga per la fine del mercato tutelato di luce e gas. Le tariffe in bolletta fissate dallo Stato e non dalla concorrenza finiranno come previsto dalla legge: il 10 gennaio 2024 per il gas e il primo aprile per l'elettricità. Ma il mercato libero conviene? Di questo e di molti altri aspetti del tema si è parlato nella puntata del 28 novembre di Numeri, approfondimenti di Sky TG24
- Di mercato tutelato e mercato libero se ne parla da anni: non è un caso che sia menzionato anche nel Pnrr, dove si parla di “processo di piena liberalizzazione in materia di vendita di energia elettrica da realizzare entro il 2023”
- In realtà, la questione è addirittura precedente: di questo tema se ne parla dal lontano 2017, quando si immaginava una fine del mercato tutelato per il 2019. Di volta in volta, però, si è proceduto a un progressivo rinvio che lo ha portato fino ai nostri giorni
- Il punto è che sul tema alcune famiglie non sono informate: infatti, secondo una ricerca di Facile.it, tre quarti degli italiani sanno in che mercato si trovano, al contrario del restante quarto
- Ma quindi questo passaggio al mercato libero conviene oppure no? Secondo Arera il 95% degli italiani passati nel 2023 al mercato libero al momento pagano di più, contro il solo 5% che, invece, spende meno
- Ovviamente, va ricordato, questo passaggio non riguarda tutti gli italiani: il 50% delle famiglie, ovvero 4,5 milioni, non passerà al mercato libero, in quanto ha al suo interno membri vulnerabili, over75 oppure indigenti
- Eppure, fino a poco tempo fa, i dati dicevano tutt’altro: tra 2021 e 2022 il mercato libero è stato spesso molto più conveniente di quello tutelato, con un risparmio anche del 30% negli ultimi dodici mesi. Un netto cambio di passo rispetto agli anni precedenti, come il 2019 e il 2020
- Il 2024, come ha avvertito Arera, sarà però decisamente diverso: “La progressiva rinegoziazione dei contratti a prezzo fisso determineranno verosimilmente durante il 2° semestre 2023 un’inversione del differenziale tra mercato libero e tutelato, con costi più elevati per il consumatore”
- Ma quali contratti scelgono gli italiani? Se nel 2022 la larga maggioranza di chi aveva deciso di effettuare questo “switch” aveva optato per il prezzo fisso (90,5% contro il 9,5% del variabile), nei primi 6 mesi del 2023 c’è stato un netto capovolgimento: l’89% ha scelto il prezzo variabile a fronte del solo 11% del fisso
- Le offerte per il gas a prezzo fisso nel mercato libero sono decisamente più alte rispetto a quello tutelato: la media della spesa annua prevista raggiunge infatti i 4.205 euro, contro i soli 1.769 del mercato tutelato. La migliore offerta del mercato libero a prezzo fisso pareggia quest’ultima, visto che arriva a 1.755 euro
- Non molto diverso il discorso per quanto riguarda il prezzo variabile: la media delle offerte del mercato libero arriva a 2.378 euro, comunque sempre distante da quei 1.769 del mercato tutelato. Anche in questo caso la migliore offerta del mercato libero a prezzo variabile pareggia quella del settore tutelato, visto che arriva a 1.760 euro