Bonus occhiali, Agenzia delle Entrate fissa le regole su modi e tempi dei rimborsi diretti
Il provvedimento del Fisco dello scorso 15 novembre obbliga il ministero della Salute a comunicare dati personali, importi e date di erogazione del contributo per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive. La piattaforma per richiedere il voucher è già attiva dalla scorsa primavera
- Il provvedimento del 15 novembre 2023 del direttore dell’Agenzia delle entrate ha stabilito le modalità e i termini che il ministero della Salute dovrà osservare per comunicare all’Anagrafe tributaria i dati relativi ai rimborsi, erogati dal 1° gennaio 2021 allo scorso 4 maggio, per l’acquisto di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive
- Va ricordato come già la Legge di Bilancio del 2021 avesse stabilito un “bonus vista” regolato, poi, dal decreto del ministro della Salute, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, del 21 ottobre 2022. Il contributo in forma di voucher una tantum ha un valore di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive
- Come si evidenzia nel decreto, dal 1° gennaio 2021 al 4 maggio, in attesa della messa a punto della piattaforma web per la gestione dei voucher, c’è stata l’agevolazione diretta di 50 euro sulla spesa sostenuta. E, come sottolinea lo stesso decreto, i dati relativi ai rimborsi erogati ai richiedenti devono essere comunicati all’Agenzia delle entrate ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata
- Come sappiamo, la piattaforma è stata resa disponibile lo scorso 20 aprile per gli esercenti e il successivo 5 maggio per i beneficiari
- Possono anche essere tre diversi i codici fiscali che il ministero della Salute dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate: il primo è quello del richiedente, come registrato sull’applicazione web dedicata al bonus vista; il secondo è quello del beneficiario, ovvero l’intestatario del documento di spesa oggetto di rimborso, e, infine, il terzo è quello dell’intestatario dell’Iban su cui viene accreditato il rimborso
- Con l’approvazione del Garante della privacy, le informazioni raccolte saranno memorizzate dall’Anagrafe tributaria e custodite, nel rispetto del diritto alla riservatezza e della protezione dei dati personali, fino al 31 dicembre del sesto anno successivo a ogni anno d’imposta. Allo scadere di tale periodo saranno integralmente e automaticamente cancellate