Dai trasporti ai medici, il calendario degli scioperi fino alla fine dell’anno
Cgil e Uil confermano lo sciopero generale contro la legge di Bilancio del 17 novembre, nonostante le vedute in disaccordo con il Garante. Ma fino alla fine del 2023 sono previste altre mobilitazioni. Ultimo stop di circa 3 milioni di lavoratori è previsto per il 22 dicembre
- Un mese e mezzo di scioperi in vari settori. Dal 17 novembre fino al 22 dicembre sono varie le sigle che incroceranno le braccia per protestare contro la Manovra, i contratti e una serie infinita di problematiche delle diverse aree occupazionali
- Venerdì sciopereranno per 8 ore o per l’intero turno tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro nell’ambito della mobilitazione promossa da Cgil e Uil contro la legge di bilancio e le politiche del governo. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto e di tutto il pubblico impiego sciopereranno sempre per 8 ore o per l’intero turno, ma su tutto il territorio nazionale
- È scontro aperto sullo sciopero di venerdì 17 proclamato da Cgil e Uil contro la manovra. La questione tecnica sulla natura dell'astensione - generale per i sindacati ma non per il Garante degli scioperi - si traduce nella richiesta di rimodulare la protesta ai due sindacati. E riaccende il fronte politico. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha confermato "lo sciopero. È tempo di cambiare il Paese” sottolineando che "il Garante ha sbagliato perché sta forzando"
- Sia Cgil che Uil hanno infatti affermato di non condividere “la decisione assunta dalla Commissione di garanzia. Si tratta - proseguono - di un'interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l'effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori”
- Il 20 novembre a scioperare è la Sicilia. Il 24 novembre lo sciopero di 8 ore o l’intero turno di sciopero promosso da Cgil e Uil riguarderà invece tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord
- La Cisl che non partecipa allo sciopero del 17 novembre, si mobilita il 25 del mese con una manifestazione nazionale a Roma in piazza Santi Apostoli dal titolo “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”. L’obiettivo è incalzare governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla Legge di Bilancio e chiedere più risorse su sanità, istruzione, enti locali, con lo sblocco delle assunzioni e le stabilizzazioni del precariato, strumenti contro la povertà, sostegno della disabilità e della non autosufficienza
- È in programma uno sciopero generale della Sardegna, sempre promosso da Cgil e Uil
- Tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud incrociano le braccia per 8 ore o per l’intero turno. Cgil e Uil hanno previsto di organizzare manifestazioni e/o presidi, con cortei e/o comizi in ogni capoluogo di provincia e/o regione
- Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per protestare contro la Manovra. “Le misure contenute nella legge di bilancio in discussione al Senato – hanno dichiarato Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed - non sono in grado né di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova né di soddisfare le richieste della categoria che rappresentiamo”
- Poco prima di Natale si fermano per l’intero turno 3 milioni di lavoratrici e i lavoratori dipendenti occupati nelle imprese del Terziario, Distribuzione e Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata e della Distribuzione Cooperativa. La giornata di sciopero è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs nell’ambito del percorso unitario di mobilitazione avviato nei mesi scorsi per il rinnovo dei quattro contratti nazionali di settore, tutti scaduti nel 2019