Rincari, dal grano al pane il prezzo cresce di 17 volte: quali sono le conseguenze
Come ha evidenziato Coldiretti, la forbice tra il costo della materia prima e quello del prodotto finito non è mai stata così ampia: a rimetterci sono soprattutto gli agricoltori, che vedono il loro prodotto sottopagato e ricevono gli stessi compensi di 30 anni fa. “Occorre ridurre la dipendenza dall'estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole. Inoltre, bisogna aumentare la produzione e le rese dei terreni”, ha dichiarato Ettore Prandini, presidente dell’associazione
- Oltre 17 volte. È questo l’aumento di prezzo che si registra dal grano al pane, tenendo conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l'acqua per ottenere un chilo di prodotto finito. Una forbice che non è mai stata così ampia
- A produrre questa ricerca è la Coldiretti, che ha calcolato l'inflazione media nei primi otto mesi dell'anno dell'Istat. L’occasione è la Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebrerà il 16 ottobre al Villaggio contadino di Roma alla presenza, tra gli altri, del presidente di Coldiretti Ettore Prandini; del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e del governatore della Regione Lazio Francesco Rocca
- Un chilo di grano viene pagato oggi agli agricoltori circa 24 centesimi, il 32% in meno rispetto allo scorso anno, mentre la stessa quantità di pane viene venduta ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città, con un rincaro che arriva fino al +20%, secondo l'analisi Coldiretti su dati dell'Ismea e dell'Istat sull'inflazione media nei primi otto mesi del 2023 in confronto con lo stesso periodo del 2022
- L'incidenza del costo del grano sul prezzo del pane diventa dunque sempre più marginale tanto da essere scesa ampiamente sotto il 10% in media, come dimostra anche l'estrema variabilità delle quotazioni al dettaglio lungo la Penisola mentre quelli del grano sono influenzati direttamente dalle quotazioni internazionali
- Ma quanto costa un chilo di pane? I prezzi sono molto diversificati: a Milano una pagnotta da un chilo costa 4,33 euro, mentre a Roma si viaggia sui 3,25 euro. Costi molto diversi invece a Bologna, dove siamo a 5,14 euro; a Palermo, dove costa in media 4,14 euro al chilo, e a Napoli dove si paga 2,26 euro
- Con prezzi pressoché stabili nonostante l’estrema volatilità delle quotazioni del grano, chi ci rimette sono alla fine gli agricoltori, che vedono il loro prodotto sottopagato, anche se negli ultimi anni si è registrato un calo dei raccolti del 10% a causa dei cambiamenti climatici. In questo modo non vengono coperti neppure i costi di produzione: come denuncia Coldiretti i compensi dei coltivatori sono tornati ai livelli di 30 anni fa
- A influire sono anche le tante importazioni dall’estero della materia, che spesso viene spacciata come “prodotto made in Italy”. In questo modo, come denuncia Coldiretti, si mette anche a rischio parte del territorio nazionale, soprattutto le aree interne senza alternative produttive e per questo a rischio desertificazione. Una situazione che peggiora se si pensa che l’Italia è dipendente dalle importazioni straniere già per il 64% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci
- Per questa ragione l’associazione ha chiesto di introdurre anche per pagnotte e panini l'obbligo dell'indicazione in etichetta, se confezionato, o sul libro degli ingredienti, se non confezionato, dell'origine del grano impiegato, proprio come accade per la pasta. Oggi il pane non confezionato non ha etichetta, ma nel punto vendita deve essere presente il libro degli ingredienti, a disposizione dei clienti
- Come sottolinea Coldiretti, il pane viene commercializzato con la denominazione di vendita che fa riferimento al tipo di pane (00, 0, 1, 2, integrale, se di grano tenero, oppure di grano duro). Nel libro degli ingredienti troveremo in ordine decrescente gli ingredienti utilizzati, come farina, acqua, lievito, sale. Per pani particolari ci possono essere altri ingredienti. Nel caso di pane preconfezionato o confezionato, sulle etichette, ci devono essere, oltre agli ingredienti, anche termine e condizioni di conservazione
- "Occorre ridurre la dipendenza dall'estero e lavorare da subito nell'ambito del Pnrr per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali" afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità”