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Salario minimo, parere Cnel negativo: necessario "un piano di azione nazionale"

Economia

Si tratta del primo documento approvato dalla Commissione dell'informazione del Cnel, con il no della Cgil e l'astensione della Uil. Seguirà la seconda parte sulle proposte, che sarà consegnata ai consiglieri entro il 6 ottobre. Il documento finale sarà discusso in assemblea il 12 ottobre

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Il Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro si è espresso sul lavoro povero e il salario minimo nel primo documento tecnico, approvato dalla Commissione dell'informazione con il voto contrario della Cgil e l'astensione della Uil. In sostanza in esso vi sono tutte le obiezioni già formulate dal centrodestra: dalle indicazioni della direttiva Ue sul salario minimo, al tasso di copertura della contrattazione collettiva che in Italia "si avvicina al 100%, di gran lunga superiore all'80%", parametro della direttiva, fino "all'urgenza e utilità di un piano di azione nazionale". Seguirà la seconda parte sulle proposte, che sarà consegnata ai consiglieri entro il 6 ottobre. Il documento finale sarà discusso in assemblea il 12 ottobre.   

Le posizioni dei sindacati

"Non ho votato perché ritenevo non fosse opportuno approvare un documento che sanciva una spaccatura del mondo sindacale", spiega il rappresentante della Uil al Cnel, Paolo Carcassi. Il documento, approvato dalla Commissione per l'informazione, afferma "l'urgenza e l'utilità di un piano di azione nazionale, nei termini fatti propri della direttiva europea in materia di salari adeguati, a sostegno di un ordinato e armonico sviluppo del sistema della contrattazione collettiva" quale risposta tanto alla questione salariale per tutti i lavoratori quanto s sottolinea che il tasso di copertura della contrattazione collettiva che in Italia "si avvicina al 100%, di gran lunga superiore all'80%", richiesto da Bruxelles. Inoltre cita dati Istat del 2019 secondo il salario medio orario è di 7,10 euro e quello mediano di 6.85 euro, in linea con i parametri europei. 

Le distanze restano evidenti tra i sindacati, con la Cgil e la Uil che si sono espresse a favore dell'introduzione di una soglia minima di 9 euro per la Cisl contraria perché teme un aumento del lavoro nero e un appiattimento delle retribuzioni medie. Il segretario della Cgil ha ribadito la sua posizione, dicendo che "siamo di fronte a un'emergenza salariale fondamentale". Landini ha definito "un errore" scaricare sul Cnel il tema e sollecitato il governo a dire quello che vuole fare.

 

Il dibattito politico

Una richiesta che presto potrebbe essere accolta. Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI) ha detto di star valutando di "intervenire con delle proposte di maggioranza che non siano il salario minimo garantito" tout court, sulla base delle proposte del Cnel. Un intervento di questo tipo potrebbe di fatto fermare di nuovo l'iter della legge proposta dalle opposizioni (con l'esclusione di Iv) alla Camera che, dopo la sospensione decisa dalla maggioranza in estate, è prevista andare in aula il 17 ottobre. Di fatto sarebbe un rinvio. Per esaminare la nuova proposta, il testo tornerebbe infatti all'esame della Commissione e finirebbe così in coda alla sessione di bilancio per la manovra, che impegna il Parlamento fino alla fine dell'anno. 

La segretaria del Pd, Elly Schlein non si arrende: "Continueremo la battaglia per un salario minimo", ha detto, serve a quei tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori che in Italia sono poveri anche se lavorano e "non è un destino accettabile". Per la ministra del Lavoro, Marina Calderone, il punto centrale è la qualità della contrattazione per un salario dignitoso. Questo è, secondo la ministra, ben più del salario minimo e il concetto a cui si richiama la corte di cassazione, con la sentenza dove ha affermato che a fronte del lavoro povero il magistrato può individuare un "salario minimo costituzionale". Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha definito questi temi "molto importanti", "vanno affrontati ma vanno affrontati con serietà", ha detto chiedendo un'operazione verità sui contratti e ribadendo che quelli di viale dell'Astronomia sono sopra i 9 euro l'ora.

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