
Stipendi bassi e salario minimo, le 8 proposte avanzate dal Cnel
La premier Giorgia Meloni ha indicato il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro come la sede più appropriata per studiare un intervento condiviso di contrasto al lavoro povero e ai bassi salari. Mesi fa il Cnel aveva presentato alla commissione Lavoro della Camera otto proposte sul tema: ecco quali sono

La premier Giorgia Meloni, nel giorno dell’incontro con le opposizioni sul tema del salario minimo, ha indicato il Cnel come la sede più appropriata per studiare un intervento condiviso di contrasto al lavoro povero e ai bassi salari. E già nei mesi scorsi il presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro Renato Brunetta aveva presentato alla commissione Lavoro della Camera otto proposte sul tema: ecco quali
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In primo luogo, era indicata la necessità di un profondo e significativo coinvolgimento e confronto con le parti sociali sul tema
Salario minimo, incontro governo-opposizioni. Meloni: "Proposto confronto ampio"
Poi, si consigliava di non limitarsi all'alternativa sì o no per il salario minimo per legge, ma affrontare, a monte, i problemi che ostacolano la crescita dei salari dei lavoratori: tra questi erano indicati i ritardi nei rinnovi contrattuali aggravati dalla crescita del costo della vita e dall'elevato cuneo fiscale, dall'impatto della precarietà, del part-time involontario e del "lavoro povero"
Salario minimo, quali possono essere le alternative?
Il presidente del Cnel Renato Brunetta aveva poi consigliato di affrontare il nodo della bassa produttività
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Necessario ancora intervenire sul dumping contrattuale, che rischia di impattare negativamente sulla qualità della contrattazione collettiva

Contro i contratti pirata, inoltre, si proponeva di far riferimento al trattamento economico come determinato dal Ccnl di riferimento

Sui bassi salari era poi indicato di intervenire dal lato della riforma fiscale

Favorire un pieno sviluppo a tutti i livelli della contrattazione, al fine di rispondere in maniera strutturale, con soluzioni di medio e lungo periodo, alle criticità presentate

Indicare il Cnel come sede del National Productivity Board per l'Italia, previsto da una raccomandazione della Ue

Infine, era proposto di rilanciare la connessione tra salari e andamento di impresa. Tra le forme di decontribuzione per le imprese si ipotizzava di favorire le forme di partecipazione dei lavoratori, con una più forte legislazione fiscale di sostegno, a partire dalle soluzioni di profit sharing
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