Inflazione e caro vita, Confesercenti: “Consumi giù di 3,7 miliardi di euro in sei mesi”
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Secondo le previsioni dell'associazione degli imprenditori, nel secondo semestre del 2023 la crescita complessiva della spesa delle famiglie dovrebbe arrivare a +0,8%. Lo scorso anno si era arrivati a +4,6%. La quota dei consumi sul Pil rischia così di essere la più bassa dal 2000. A pesare sarebbe anche la politica di rialzo dei tassi d'interesse della Bce. Intanto, il 22 settembre, ci sarà un incontro tra governo e sindacati: si punta proprio a intervenire sulla spinta inflazionistica
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- Crollano ancora i consumi degli italiani: nel secondo semestre 2023, a meno di una repentina inversione di tendenza, la spesa delle famiglie italiane dovrebbe scendere di 3,7 miliardi di euro rispetto ai primi sei mesi dell’anno. È quanto emerge dalle previsioni elaborate dal Centro Europa ricerche per Confesercenti
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- Secondo le proiezioni, a fine 2023 la crescita complessiva della spesa delle famiglie dovrebbe arrivare a +0,8%. Lo scorso anno si era arrivati a +4,6%. La quota dei consumi sul Pil rischia così di essere la più bassa dal 2000
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- Sono diversi i fattori che stanno causando questa contrazione di spesa. Su tutte, evidenzia Confesercenti, spicca il prolungarsi dell'alta inflazione. Il rientro è in realtà in atto, ma è meno veloce di quanto atteso, con un aumento annuo dei prezzi che ad agosto si è confermato ancora sopra la soglia del 5% (+5,4%)
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- All'erosione del potere d'acquisto si aggiunge quella dei risparmi, utilizzati dalle famiglie nella prima fase dell'aumento dei prezzi per mantenere i livelli di consumo precedenti: margine di manovra che, dopo quasi due anni di corsa dei prezzi, si è ormai fortemente ridotto
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- A peggiorare la situazione sarebbe poi anche la politica di rialzo dei tassi d’interesse della Bce: siamo ormai arrivati al decimo aumento consecutivo. Nel tentativo di contrastare l’inflazione, sottolinea Confesercenti, si sta però andando a influire negativamente sulla capacità di spesa delle famiglie. Le più colpite sono quelle con un mutuo aperto a tasso variabile
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- L'aumento dei tassi è poi arrivato in un momento di contrazione economica generale. I fattori che hanno spinto la ripresa dopo la pandemia da Covid-19 si stanno spegnendo, con un forte indebolimento degli impulsi provenienti da esportazioni e investimenti, il cui contributo alla crescita del Pil è in calo
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- La quota totale dei consumi sul Pil, evidenzia l'analisi, dovrebbe attestarsi al 59,3% (lo scorso anno era al 59,8%). Al netto dell'inflazione il contributo reale sarebbe però del 58,4%, mai così basso dall'inizio del secolo (nel 2000 era il 59,9%)
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- Nel complesso, questi andamenti abbasserebbero la crescita del PIL del secondo semestre al +0,1%, dall’+1,2% del primo semestre. Su base annua la crescita 2023 si arresterebbe quindi allo 0,7%, contro l’1% fissato come obiettivo nel Def
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- Secondo Confesercenti, invertire la tendenza è possibile. Bisognerebbe però muoversi molto in fetta: per riportare la crescita in linea con gli obiettivi prefissati servirebbe raggiungere aumento dei consumi di 4 miliardi nel secondo semestre, con contributo alla crescita del Pil che salirebbe quondi da 0,6 a 0,9 punti
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- "Considerando che la propensione al consumo è oggi pari al 93%, questo aumento di spesa potrebbe essere ottenuto detassando per 4,3 miliardi le tredicesime. Un minor introito che però verrebbe parzialmente recuperato: la maggiore crescita e la maggiore spesa per consumi generate dalla detassazione delle tredicesime porterebbero ad un aumento di gettito di 1,3 miliardi, riducendo il costo del provvedimento per il bilancio pubblico a 3 miliardi", sottolinea Confesercenti
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- Il governo ha convocato i sindacati - Cgil, Cisl, Uil e Ugl - per pensare a come arginare l’inflazione a breve termine. L’incontro è fissato in agenda per venerdì 22 settembre, alle 10.30, e sarà presieduto dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso (in foto)
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- Ha espresso soddisfazione per l’invito di Palazzo Chigi Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl (in foto). “Occorre un nuovo patto di politica dei redditi per calmierare prezzi e tariffe, arginare e sanzionare la speculazione, tutelare salari e pensioni, rinnovare i contratti pubblici e privati", ha scritto sul suo profilo X