Vacanze, la classifica Assoutenti sul caro-alberghi: ecco chi è sul podio
Il rapporto realizzato per stimare il caro-alberghi sulla base dei dati sull'inflazione di oggi vede in fondo alla graduatoria Caltanissetta che registra un vero e proprio crollo delle tariffe del 9,7%. Ma chi c'è in testa in questa classifica?
Sono Roma e Genova a guidare la classifica delle città che a luglio hanno registrato i rincari più alti d’Italia relativamente alle strutture ricettive: sia la prima che la seconda mettono a segno, infatti, un aumento dei prezzi per alberghi, b&b e pensioni, rispettivamente del 31,3% e del 31%
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A segnalarlo è una ricerca di Assoutenti condotta per stimare il caro-alberghi sulla base dei dati sull'inflazione di oggi. In fondo alla graduatoria risulta Caltanissetta che registra un vero e proprio crollo delle tariffe del 9,7%
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Riguardo al capoluogo ligure, rispetto allo scorso anno a Genova le tariffe di hotel, alberghi, b&b, pensioni, ecc. sono salite del +31%. Un rincaro che se da un lato risponderebbe al positivo aumento delle presenze dei turisti stranieri in città, dall'altro rischierebbe di determinare un effetto boomerang, allontanando i visitatori italiani e spingendo i cittadini verso altre località
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Il capoluogo ligure domina con un vantaggio notevole anche la classifica regionale che vede la sola Imperia nelle prime posizioni. La cittadina dell'estremo ponente è infatti al 34° posto per rincari con un +11% rispetto all'anno precedente
Sul podio, ma a distanza, Venezia col +24,7% seguita da Milano con il +24,6%. Aumenti superiori al 20% anche a Varese (24,3%), Firenze (22,3%), Arezzo (21,7%), Bologna (21,2%), Napoli (20,8%), Lucca (20,7%), Grosseto (20,4%)
Dalla parte opposta della classifica, analizza il report Assoutenti, solo tre città in deflazione, dove le tariffe praticate dalle strutture ricettive risultano in discesa rispetto allo scorso anno: Mantova -0,5%, Pescara -0,5%, e il record è appunto di Caltanissetta che segna-9,7%
“Questi rincari se da un lato rispondono al positivo aumento delle presenze dei turisti stranieri - ha commentato il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - nelle città italiane, dall’altro rischiano di determinare un effetto boomerang, allontanando i visitatori italiani e spingendo i cittadini verso altre località, come sta accadendo in questi giorni col record di turisti italiani in Albania”
Truzzi ha avvertito albergatori ed esercenti affinché “non tirino troppo la corda, perché terminato il periodo estivo che porta visitatori dall’estero, le loro strutture con rincari a questo livello rischiano di rimanere deserte nei prossimi mesi”
In una nota, poi, Assoutenti segnala rincari anche per gli spostamenti. "In un solo mese i voli nazionali hanno registrato un rincaro del 9% e sono cresciuti del +26,1% in un anno, le tariffe degli hotel salgono del +19%, i pacchetti vacanza registrano un +17%. È una stangata sulle vacanze estive”
Questa crescita dei prezzi nel settore vacanziero "porterà a quota +1,2 miliardi di euro la spesa degli italiani per le villeggiature tra luglio e agosto rispetto a quanto pagato lo scorso anno, nonostante il taglio al numero di notti fuori casa", ha evidenziato Furio Truzzi
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