Lavoro, in Europa il 12% è precario: in Italia il trend peggiore
Il nostro Paese, con il 13,5%, si colloca al sesto posto in Ue. Forti le differenze territoriali: al Nord il valore si attesta intorno al 14% circa, nel Centro al 16,3%, in linea con la media nazionale, mentre al Sud la percentuale di precari sale vertiginosamente al 23% degli occupati. Ma preoccupa soprattutto la tendenza: il nostro è lo Stato europeo in cui l’incidenza dei lavori a tempo determinato è aumentata di più nel corso dell’ultimo decennio (+3,4% tra il 2013 e il 2022)