
Prezzi benzina e diesel, il servito sfiora i 2 euro al litro: perché aumentano in estate
Secondo i dati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, con l’aumento medio dei costi alla pompa di benzina si è arrestata la discesa iniziata a metà aprile. Incrementi contenuti ma che potrebbero accelerare in concomitanza con gli spostamenti per le vacanze estive. Sullo sfondo restano le incertezze geopolitiche causate dalla guerra in Ucraina e i tagli alla produzione confermati a giugno dall’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio

Estate tempo di partenze per le vacanze e di rincari alla pompa di benzina. Dopo mesi di ribassi iniziati a metà aprile, i prezzi per fare rifornimento di benzina e diesel sono in aumento a luglio su tutta la rete stradale. Ecco quali cause ci celano dietro all’inversione di tendenza
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Secondo i dati forniti dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, la media nazionale dei prezzi al self-service è salita per la benzina a 1,85 euro al litro mentre per il gasolio a 1,69. A confermare gli aumenti la mossa di Eni che è intervenuta sui prezzi raccomandati di benzina e gasolio con +1 e +2 centesimi al litro
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaPer quanto riguarda il servito di benzina il costo ha raggiunto 1,985 euro al litro, crescono diesel (1,830) e metano (1,432) mentre calano Gpl (0,70) e Gnl a 1,248 euro al kg
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Secondo gli analisti l’aumento dei prezzi alla pompa è dovuto a una fase di rialzo congiunturale considerando che da inizio anno il Brent è calato di circa un punto arrivando a 79, 29 dollari al barile

I costi di benzina e diesel salgono perché cresce la domanda di un maggior numero di veicoli che si spostano sulle principali arterie stradali per motivi di lavoro ma soprattutto per raggiungere mete di vacanza. Esodi e controesodi estivi spiegherebbero in parte l’incremento dei prezzi insieme alla congiuntura economica che sebbene in fase di rallentamento non dà segnali netti di una tendenza verso la recessione

La fluttuazione dei prezzi di benzina e diesel è dovuta in parte anche alle incertezze geopolitiche generate in primo luogo dal conflitto russo – ucraino che continuano a destabilizzare il mercato internazionale del greggio
Petrolio, accordo Opec+ per estendere i tagli di produzione
Prezzi più cari anche per effetto del taglio alla produzione di barili confermati dall’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio. La riunione Opec+ del 4 giugno scorso ha fissato il target di produzione a 40,46 milioni di barili al giorno, livello che verrà esteso fino al 2024
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