Salari, ecco perché in Italia si registra il calo più forte tra i Paesi avanzati
L’Ocse rivela come sulle retribuzioni il nostro Paese registra la diminuzione più significativa tra i big globali. Secondo il direttore per l'Impiego, il Lavoro e gli Affari sociali dell'organizzazione, pesa anche "l'assenza di un salario minimo". E non va sottovalutato il fattore Ucraina
L’Italia è la “maglia nera” per i salari tra le grandi economie avanzate del pianeta, secondo la fotografia scattata dall'Ocse, l'organismo internazionale con sede a Parigi, nell'ultimo rapporto sulle Prospettive dell'Occupazione 2023. Dall'Istat arriva invece una schiarita sul potere d'acquisto delle famiglie, con un aumento del 3,1% sul primo trimestre grazie al "forte rallentamento della dinamica dei prezzi". Bene anche la produzione industriale, tornata a crescere a maggio dopo quattro flessioni consecutive
Ecco quanti italiani guadagnano meno di 9 euro l'ora
Nel rapporto dell’Ocse si mette in evidenza soprattutto la disoccupazione "mai così bassa" dai primi anni Settanta. "I mercati del lavoro hanno dato prova di una notevole resilienza nell'ultimo anno e restano tonici, malgrado l'elevata inflazione e l'aumento del costo della vita abbiano eroso i redditi reali", afferma il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, presentando l'Employment Outlook a Parigi
Salario minimo, il governo ha altre idee: taglio del cuneo e bonus
In Italia, secondo il rapporto, il numero di disoccupati "è sceso al 7,6%, due punti percentuali in meno rispetto a prima del Covid-19, ma ancora notevolmente sopra la media Ocse del 4,8%”
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Quanto ai salari, il nostro Paese registra il calo più significativo tra i big globali. "Alla fine del 2022 - avverte l'Ocse - i salari reali erano calati del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia. La discesa è continuata nel primo trimestre del 2023, con una diminuzione su base annua del 7,5%. Si prevede che torneranno a crescere del 3,7% nel 2023 e del 3,5% nel 2024, mentre l'inflazione dovrebbe attestarsi al 6,4% nel 2023 e al 3% nel 2024
Stipendi bassi porterebbero a un più rapido declino della memoria: lo studio
Un particolare avvertimento viene lanciato all'Italia rispetto ai "significativi ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi (oltre il 50% dei lavoratori italiani è coperto da un contratto scaduto da oltre due anni)" che - sottolinea l'Ocse - rischiano di "prolungare la perdita di potere d'acquisto per molti lavoratori"
Dai portieri alle colf: chi guadagna meno di nove euro
Il direttore per l'Impiego, il Lavoro e gli Affari sociali dell'Ocse, Stefano Scarpetta, ritiene che nel nostro Paese pesi anche "l'assenza di un salario minimo", già introdotto in 30 Paesi Ocse su 38. Evocando, tra l'altro, gli effetti della guerra in Ucraina, l'economista sottolinea "l'importanza di avere in momenti come questo" un salario minimo, accompagnato da una commissione tripartita per valutarne il livello
Salario minimo, in Italia 4,6 milioni di lavoratori sotto i 9 euro all'ora
Viene citato l'esempio della Germania, che come l'Italia ha una "forte" contrattazione collettiva, il che non ha impedito all'ex cancelliera, Angela Merkel di introdurre una forma di salario minimo (partito nel 2015 da 8,50 euro l'ora) anche in risposta alla diffusione dei cosiddetti mini-job
Dinanzi alle sfide poste dall'Intelligenza Artificiale (IA), Scarpetta sottolinea inoltre la necessità di "investire in competenze". "L'Italia - dichiara l'esperto - spende poco per la formazione professionale: spero che con il Pnrr si trovino le risorse per fare un salto di qualità e di quantità”
Lavoro, boom di assunzioni digitali: quali sono le figure professionali più richieste
Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, compresa l'IA, le professioni a più alto rischio di automazione restano, in ogni caso quelle meno qualificate: il 30,1% dei lavoratori in Italia è occupato in professioni a più alto rischio di automazione, rispetto a una media Ocse del 27%
Lavoro, caccia ai talenti tecnologici: ecco i profili più richiesti al momento