Salario minimo, ecco quanti italiani guadagnano meno di 9 euro l'ora
EconomiaLa proposta delle opposizioni di fissare una soglia di retribuzione per legge ha riacceso il dibattito sui livelli delle paghe. Ma quanti sono gli italiani che prendono meno di nove euro lordi l'ora? Quasi due milioni, se consideriamo anche tredicesima e liquidazione. Senza queste due voci, invece, sfioriamo i 4,6 milioni
Lavorano nelle nostre case come domestici, nei campi agricoli, negli hotel, nella vigilanza e nelle pulizie, portano la pizza a domicilio ma si trovano anche in fabbriche e uffici. E’ l’esercito di italiani che guadagnano meno di nove euro lordi l’ora, la soglia al di sotto della quale le opposizioni in Parlamento vorrebbe fissare il salario minimo per legge.
I lavoratori a paga bassa
Ma quanti sono? A dircelo è un rapporto dell’Inps, che ha il polso della situazione, poiché riceve dalle imprese tutti i dati che servono per avere un quadro preciso. Emerge così che nel nostro Paese quasi due milioni di lavoratori prende meno di nove euro l’ora, se consideriamo nella retribuzione anche la tredicesima e il trattamento di fine rapporto, che – però – sono soldi che arrivano in tasca quando si lascia l’azienda. Si tratta di circa il 13% di tutti coloro che sono impiegati nel settore privato, con percentuali molto alte tra colf, badanti e chi è occupato nell’agricoltura.
Si arriva a quasi 4,6 milioni
Se, invece, non consideriamo la tredicesima mensilità e la liquidazione, i numeri crescono notevolmente e si arriva a quasi 4,6 milioni di persone con salari al di sotto dei nove euro. In quest’ottica, quasi un terzo dei lavoratori privati risulta avere una busta paga più bassa di quella prevista dai contratti collettivi nazionali.
In media la paga in Italia è di 11,7 euro l'ora
Gli accordi firmati da imprese e sindacati – secondo l’Istat – nel 2020 in media garantivano 11 euro e 70 centesimi l’ora. L’elenco delle categorie più penalizzate è ampio: si va da chi è retribuito coi voucher, agli intermittenti fino ai tirocinanti passando per i falsi autonomi. E spesso si tratta di giovani, cioè con un’età inferiore a 35 anni. Escluso, invece, da questa fotografia chi è in nero: oltre tre milioni di persone con impieghi irregolari che sfuggono alle statistiche ufficiali.