Pnrr, terza rata ancora in stallo e la quarta si allontana
EconomiaIl confronto con l'Europa per i 19 miliardi attesi da mesi prosegue. Intanto si allontana la tranche successiva da 16 miliardi: il nostro Paese avrebbe dovuto chiederla entro fine giugno ma non sono stati raggiunti gli obiettivi previsti
La terza rata arriverà a breve. Sono mesi che l’Italia aspetta i 19 miliardi della terza tranche del Piano Nazionale di Ripresa. Soldi promessi dall’Europa per gli obiettivi che l’Italia doveva raggiungere entro il dicembre dell’anno scorso (e in buona parte eredità dell’Esecutivo Draghi).
Terza rata, Ue: valutazione approfondita
Il finanziamento ancora non si vede: Bruxelles ha bocciato alcuni progetti, il confronto prosegue e il commissario europeo Paolo Gentiloni ha detto che è in corso una “valutazione approfondita”. Questione di ore, giorni, settimane o i 19 miliardi arriveranno a settembre?
La quarta rata slitta
Nell’attesa di scoprirlo, c’è da constatare che i ritardi riguardano anche la rata successiva, la quarta, da 16 miliardi. Avremmo dovuto chiederla a fine giugno ma dei 27 obiettivi da centrare entro il primo semestre - tra i quali l'attuazione della riforma della giustizia, il codice per gli appalti e la riforma del pubblico impiego - ne mancherebbero molti all’appello. Affinché l’Unione versi i finanziamenti - lo ricordiamo - è necessario rispettare la tabella di marcia, fra provvedimenti legislativi e cantieri da avviare. Stando così le cose è possibile che la quarta rata arrivi l’anno prossimo.
Il governo vuole rivedere il Pnrr
Finora l’Italia ha ottenuto circa 67 degli oltre 191 miliardi che ci sono stati assegnati e che rappresentano la fetta più grande del programma contro la crisi varato durante la pandemia dato a un Paese. Il governo, come è noto, vuole cambiare il Pnrr, rimodulando l’utilizzo delle risorse e puntando – possibilmente - a spostare oltre il 2026 l'impiego dei denari. La revisione del Piano però è da mettere a punto. Le rate intanto slittano e diverse opere presentano criticità.