
Inflazione in calo, ma crescono ancora i prezzi per la spesa: l'aumento medio è dell’11,2%
Lo zucchero segna un record con un aumento del 46% rispetto a giugno dello scorso anno. Ma tutti i prodotti alimentari hanno subito una crescita di prezzo nonostante l’inflazione sia scesa del 4% rispetto all’inizio del 2023

L’inflazione rallenta ma i prezzi rimangono alti sugli scaffali dei supermercati: secondo i dati Istat elaborati dall’Unione nazionale dei consumatori e citati da Il Messaggero, l’aumento medio rispetto a giugno dell'anno scorso è dell’11,2%. Record assoluto per lo zucchero, +46%
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I rincari riguardano molti prodotti fra cui alcuni di uso pressoché quotidiano come la pasta e l’olio. Le associazioni dei consumatori parlano di speculazione per via dello scarto fra il livello generale dei prezzi e quello della vendita al dettaglio
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Il direttore delll’Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona, ha dato alcune cifre: "Per una coppia con due figli, l'inflazione a +6,4% significa una stangata pari a 1.830 euro su base annua, di questi ben 861 servono solo per far fronte ai rincari dell'11,2% di cibo e bevande. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva è pari a 1.670 euro, 777 per mangiare e bere”
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“In media per una famiglia la mazzata è di 1.389 euro, 632 per prodotti alimentari e bevande analcoliche”, ha proseguito. “Il primato, in barba agli incentivi alla natalità, alle famiglie numerose con più di 3 figli con una batosta che supera i duemila euro, 2.066 euro, 1.029 solo per nutrirsi e dissetarsi", conclude Dona

Alla discesa dell’inflazione – del 4% in meno rispetto a inizio anno – non corrisponde un’altrettanta attenuazione all’interno dei supermercati. Il “carrello della spesa” è passato da un aumento annuo del 12,6% a uno del 10,7%

La pasta, scesa dello 0,3% a maggio rispetto ad aprile, ha avuto un rialzo dello 0,6% a giugno. In un anno ha registrato un aumento del 12,1%

Ma gli aumenti si registrano in un anno su tutti gli alimenti. Dopo lo zucchero, al secondo posto c’è il riso (+32,4%). Poi l’olio d’oliva (+26,6%) e le patate (26,5%). Chiudono la top 10 dei rincari il latte conservato (+25,7%), i gelati (+19,9%), i vegetali freschi diversi dalle patate (+18,8%), le bibite analcoliche (+18,1%), la margarina (+18%) e i succhi di frutta (+16,6%)

Tra gli altri spiccano i vegetali surgelati (+16,5%), gli alimenti per bambini (+16%), le uova (+13,5%) e i formaggi (+13,4%). Rispetto a maggio di quest’anno, quindi, in un solo mese le patate costano il 5,9% in più, la frutta fresca il 3% e l’olio d’oliva il 2,3%
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