Inflazione in Italia, l'allarme del presidente Consob Savona: "Rischi per democrazia"
EconomiaAd assistere al quinto discorso al mercato finanziario, oltre a banchieri, manager e imprenditori, anche il governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco. Paolo Savona ha anche voluto lanciare un messaggio positivo, ricordando come l’Italia sia sempre riuscita a uscire a testa alta da situazioni di difficoltà anche più gravi di quella attuale
"Abbattere l'inflazione senza creare depressione e squilibri sociali è compito assai arduo". A parlare così è il presidente della Consob Paolo Savona che, durante l’incontro con il mercato finanziario tenuto questa mattina a Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa Italiana), non ha risparmiato parole di allarme. "L'inflazione - ha avvertito - è come un'Idra dalle molte teste; se una viene tagliata e cauterizzata, agiscono le altre" e "un'elevata inflazione crea i presupposti anche per una deformazione della democrazia e l'emersione di forme di violenza sociale". Oltre a banchieri, manager e imprenditori italiani, in prima fila ad ascoltare il quinto discorso al mercato del presidente Paolo Savona c’era Ignazio Visco, Governatore di Banca d'Italia.
Savona: “L’Italia sa dare il meglio di sé, perché non dovrebbe accadere anche adesso?”
Un discorso allarmato e tagliente quello del presidente della Consob che, nel suo discorso ai mercati finanziari, ha messo in guardia su come gli aumenti sul costo della vita abbiano creato un conseguente aumento anche sulla tassazione ma non sui salari. "La ricchezza finanziaria - ha infatti aggiunto - continua a registrare un grave depauperamento del suo valore reale". Tuttavia, Paolo Savona ha anche voluto lanciare un messaggio positivo, ricordando come l’Italia sia sempre riuscita a uscire a testa alta da situazioni di difficoltà anche più gravi di quella attuale. “Non si vede motivo - ha infatti dichiarato - per cui non possa farlo anche nelle attuali difficili circostanze internazionali dove, tra l'altro, i venti di guerra si sono messi a spirare con più forza, sotto la spinta dei mai sopiti egoismi nazionali". "Il Paese - ha aggiunto Savona - ha dato il meglio di sé in ogni epoca e in ogni circostanza. Perché oggi dovrebbe accadere il contrario, ben sapendo che disponiamo di risorse culturali e materiali che attendono solo di essere mobilitate?".
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L’attività della Consob
"Il risparmio, la cui incentivazione e tutela è un valore riconosciuto dalla Costituzione, - ha proseguito il presidente Savona nel suo discorso - resta l'oggetto principale dell'attività della Consob volta a contribuire, attraverso un corretto funzionamento del mercato finanziario, alla stabilità economica e sociale di un Paese che invecchia e ha perciò bisogno di incrementare la crescita reale per sostenere il livello di benessere generale raggiunto e migliorarne la distribuzione tra i cittadini". Il numero uno della Consob ha poi promosso "le recenti iniziative prese dal Governo" in materia di risparmio e investimenti affermando che "vanno nella direzione giusta".
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I motivi dell’inflazione e proposte di Consob
La ragione dello spread dei Btp, ha spiegato Paolo Savona, è da ricercare "nell'elevatezza del nostro debito di Stato" e vi incide anche "l'assenza di un meccanismo di sostegno di ultima istanza caratterizzato da certezza degli interventi per contrastare gli attacchi speculativi". Tuttavia, ha specificato, "invece di perseguire una riduzione del debito pubblico, che avrebbe effetti certamente deflazionistici, è importante e urgente un rapido ritorno a un avanzo primario del bilancio statale, accompagnato da un andamento del nuovo indebitamento proporzionato all'andamento della crescita del pil e del risparmio privato che lo deve accogliere". Il presidente Consob ha poi avanzato le proposte per dare “un contributo positivo" alla forza delle imprese italiane nell'export: un aiuto, ha spiegato, "può provenire da un rafforzamento del mercato dei capitali, principalmente della Borsa di Milano, obiettivo già entrato nell'agenda della nostra politica economica". L’aumento dei prezzi dell’energia del 2022 ha interrotto il “buon andamento” delle esportazioni italiane ma, se i costi energetici rientreranno, "riemergerà in tutta evidenza la capacità delle imprese italiane di preservare il buon livello raggiunto di competitività internazionale, dovuto soprattutto all'avere individuato i propri punti di forza nelle innovazioni tecnologiche e nella capacità di soddisfare le preferenze mostrate dalla clientela".