Pnrr, Fitto: "Nessun ritardo e nessuno scontro con la Corte dei Conti"

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Il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr dopo la cabina regia dedicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: "Sulla quarta rata è giusto porsi la questione, ma nessun Paese l'ha ancora chiesta. Ci sono obiettivi che possono essere modificati. Sugli asili nido scavalleremo il 30 giugno ma centreremo l'obiettivo". Tensione con le opposizioni sull'emendamento del governo al decreto sulla Pa che limita i poteri della Corte dei Conti sui fondi del Pnrr

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Nessun ritardo e nessuno scontro con la Corte dei Conti. A dirlo è il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenuto in conferenza stampa dopo la cabina regia svoltasi a Palazzo Chigi e dedicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Poi, a chi gli chiedeva dei tempi per la realizzazione dell'Alta Velocità della Salerno-Reggio Calabria, ha replicato: "Non parlo dei singoli progetti", nel Piano sono previsti "110 miliardi di opere pubbliche". "Domani incontro l'Anci - ha spiegato - Poi proseguirò gli incontri con le altre Regioni. Stiamo assemblando le proposte. Il lavoro va avanti in modo organico".

"Nessuno scontro con la Corte dei Conti"

"Lo scontro si fa in due. Non c'è nessuno scontro con la Corte dei Conti. Abbiamo massimo rispetto nella Corte dei Conti, ma anche il governo chiede un analogo rispetto - ha sottolineato Fitto - Speriamo in un'assoluta collaborazione con la Corte dei Conti".

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"Sugli asili nido centreremo l'obiettivo"

"Sulla quarta rata è giusto porsi la questione. Ma nessun Paese ha ancora chiesto la quarta rata - ha detto Fitto - Faremo una valutazione attenta. Ci sono degli obiettivi che possono essere modificati. Ci sono realtà su cui intervenire. Sugli asili nido scavalleremo il 30 giugno, modificando l'obiettivo intermedio, ma centreremo l'obiettivo".

"Scudo su danno erariale è norma di Conte e Draghi"

Fitto ha poi risposto a chi gli chiedeva dellaproroga allo scudo per il danno erariale del dirigente pubblico: "Non capisco la polemica. La norma è una norma decisa dal governo Conte, che il governo Draghi ha prorogato e che anche noi abbiamo prorogato. Siamo in linea con i precedenti governi. Non capiamo perchè la polemica si fa solo ora. Domani ci confronteremo".

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Lo scontro su un emendamento sulla Corte dei Conti

Intanto sull'argomento Corte dei Conti è scoppiata la polemica per un emendamento del governo al dl Pa presentato in commissione alla Camera e che contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale, la seconda invece sottrae al cosiddetto controllo concomitante, cioè in itinere, della Corte dei Conti tutte le spese dei fondi del Pnrr. Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari. Le opposizioni,  ha annunciato la capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali, Simona Bonafè, presenteranno un ricorso al presidente della Camera Lorenzo Fontana.

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