Giovani e lavoro, in quali regioni è più facile fare impresa?
"L'Italia è la peggiore in Ue per giovani inattivi, sono 1,6 milioni" e con un tasso in aumento. I dati sono stati resi noti alla convention annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. Ed è stato elaborato anche "l'ndice dei territori youth-friendly per impresa e lavoro". È la Lombardia la regione che offre ai giovani le condizioni migliori per lavorare e per fare impresa. Maglia nera per Molise, Sardegna, Calabria, Sicilia e Basilicata
"L'Italia è la peggiore in Ue per giovani inattivi, sono 1,6 milioni" e con un tasso in aumento. I dati sono stati resi noti alla convention annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato il 26 maggio a Roma. Ed è stato elaborato anche "l'ndice dei territori youth-friendly per impresa e lavoro": ecco tutti i dati
In Italia lavora il 55% delle donne: 14 punti sotto la media europea
Secondo i dati presentati, è la Lombardia la regione che offre ai giovani le condizioni migliori per lavorare e per fare impresa. Seguono poco distanti Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige
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Maglia nera, invece, per le regioni Molise, Sardegna, Calabria, Sicilia e Basilicata
L'Indice di Confartigianato - viene spiegato - "misura la condizione dell'habitat sulla base di 13 indicatori che comprendono, tra l'altro, il tasso di occupazione under 35, la presenza di giovani imprenditori, la collaborazione scuola-imprese, la diffusione dell'apprendistato, il saldo migratorio dei giovani verso l'estero o altre regioni"
Tra le province, terreno più fertile a Cuneo, mentre le condizioni più difficili a Isernia, Foggia, Vibo Valentia, Siracusa (in foto) e Taranto
"Questa 'Italia a diverse velocità' per l'ambiente che circonda i giovani è all'origine di un nostro record negativo in Europa": secondo il rapporto, infatti, nel 2022 siamo stati il Paese con il più alto numero di giovani tra 25 e 34 anni che non si offrono sul mercato del lavoro: ben 1.568.000. "Per valore assoluto di giovani inattivi siamo quindi al primo posto nell'Ue, con un tasso di inattività del 25,4%, rispetto alla media europea del 15%. La Germania registra il 13,9%, la Spagna il 13,7% e la Francia il 12,7%"
È un fenomeno "peggiorato visto che il tasso di inattività dei giovani italiani è aumentato di 3,4 punti rispetto al 21,9% registrato nel 2004". Tra gli under 35 che non cercano lavoro, prevalgono le donne, pari a 1.033.000 (il 65,9% del totale), a fronte di 535.000 uomini
Il 55,6% dei giovani inattivi si concentra nel Mezzogiorno, dove il tasso sale al 37,7%, più che doppio rispetto al 16,8% del Centro Nord. Tra gli inattivi under 39, ve ne sono 468.100 in possesso di una laurea. Di questi, due terzi sono donne
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