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Disoccupazione in Italia, a marzo 2023 il tasso è calato al 7,8%

Economia

Secondo le ultime rilevazioni, tra i giovani è sceso al 22,3% (-0,1 punti). La crescita dell’occupazione in confronto al mese precedente (+22mila) porta gli occupati a 23milioni 349mila. Il numero è superiore di 297mila unità rispetto a quello dello scorso anno

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Il mercato del lavoro in Italia continua a dare segnali di dinamismo. Secondo le ultime rilevazioni dell'Istat, nel mese di marzo di quest'anno il tasso di disoccupazione totale è sceso al 7,8% (-0,1 punti), mentre quello giovanile al 22,3% (-0,1 punti). "La stabilità del numero di inattivi - tra i 15 e i 64 anni - è sintesi della crescita tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più e della diminuzione tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%", spiega l'Istat nel suo report mensile.

A marzo l'occupazione è aumentata dello 0,1%

Nello stesso periodo, gli occupati sono aumentati di 22mila unità (+0,1%) rispetto a febbraio e di 297mila unità (+1,3%) rispetto a marzo del 2022. L'Istat sottolinea che il tasso di occupazione è stabile al 60,9% su febbraio e sale di 0,9 punti percentuali su marzo 2022. "La crescita dell'occupazione rispetto al mese precedente porta gli occupati a 23milioni 349mila", si legge nel report. L'aumento rispetto a marzo 2022, è dovuto alla crescita "dei dipendenti permanenti e degli autonomi e a fronte di una diminuzione dei dipendenti a termine", ha commentato l'Istat.

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Resta stabile il numero degli inattivi

L'Istituto di statistica specifica che a marzo l'aumento degli occupati rispetto al mese precedente si associa alla diminuzione dei disoccupati e la sostanziale stabilità degli inattivi. Su mese, l'aumento dell'occupazione riguarda uomini e donne, dipendenti e tutte le classi d'età tranne quella dei 25-34enni, che invece risultano in calo. Il numero di persone in cerca di lavoro, rispetto a febbraio 2023, diminuisce (-1,1%, pari a -22mila unità) tra gli uomini, le donne e tra chi ha almeno 35 anni. La stabilità del numero di inattivi - tra i 15 e i 64 anni - è sintesi della crescita tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più e della diminuzione tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%. Confrontando il primo trimestre 2023 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +90mila unità). 

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Rispetto a marzo 2022 diminuiscono le persone in cerca di lavoro e quelle inattive

La crescita dell'occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all'aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +12mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,0%, pari a -125mila unità). Il numero di occupati a marzo 2023 supera quello di marzo 2022 dell'1,3% (+297mila unità). L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,9 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a marzo 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-5,1%, pari a -106mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,2%, pari a -281mila). 

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