Assegno d'Inclusione, come cambia il Reddito di Cittadinanza

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Il sussidio partirà l'anno prossimo. Riservato alle famiglie in difficoltà con minorenni o disabili o over 60. Per chi può lavorare, aiuto ridotto e decadenza se si rifiuta il posto. Costerà meno alle casse statali

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La stretta, come promesso in campagna elettorale, è arrivata. Il Reddito di Cittadinanza andrà in pensione e per contrastare la povertà il governo cambia pagina con un sussidio che promette in diversi casi, soprattutto per chi è in grado di lavorare, di risultare più magro rispetto all’attuale.

Il nuovo sussidio partirà nel 2024

Il nuovo strumento per chi è in difficoltà è l’Assegno di Inclusione, previsto nel decreto Lavoro, partirà a gennaio e costerà il primo anno oltre 5,4 miliardi (due in meno del Reddito di Cittadinanza). Potranno chiederlo solo le famiglie con figli minorenni o se sotto lo stesso tetto ci sono disabili o con anziani con più di 60 anni.

I requisiti e quanto spetta

 

Così, se si ha un Isee che non supera i 9.360 euro e il reddito del nucleo non sfonda i 6mila, si ha diritto all’aiuto, che non potrà essere inferiore a 480 euro l'anno e può raggiungere i 630 al mese se ci sono over 67 anni o disabili gravi. C’è in più un contributo di 280 euro per l’affitto, ma solo se è il contratto è regolare. In pratica, si può arrivare a 780 al mese. Siamo in linea col Reddito di Cittadinanza, ma cambiano alcuni parametri, per cui se – per esempio – ci sono figli maggiorenni il nuovo sussidio risulterebbe più basso di ora.

Aiuto ridotto per chi può lavorare

Maggiore la stretta per i cosiddetti occupabili. Da settembre, se il Signor Rossi è disoccupato, è solo, ha meno di 60 anni e non ha gravi problemi di salute si vedrà diminuire il sussidio da 500 a 350 euro al mese, con obbligo di formazione, e per un periodo inferiore ad adesso (un anno non rinnovabile).

Si perde l'assegno se si rifiuta il posto

Inoltre, si perderà il sostegno se si rifiuta un posto a tempo indeterminato in qualsiasi parte del Paese o se è a termine ed entro 80 chilometri da casa. Ci saranno, poi, incentivi alle imprese che assumeranno chi ha l’Assegno di Inclusione: con sconti sui contributi previdenziali (del 100 per cento con limite di 8mila euro l'anno) e sgravi per chi prende giovani fino a trent’anni d'età (pari al 60 per cento della retribuzione per un periodo di 12 mesi).

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