
Bankitalia, a febbraio 2023 tassi di interesse dei nuovi mutui oltre il 4%
Secondo i dati pubblicati dalla Banca d'Italia i tassi di interesse di febbraio 2023 si attestano sopra la soglia del 4%, arrivando a 4,12%, in aumento rispetto al 3,95% registrato a gennaio. Per le famiglie italiane quindi un rincaro da 159 euro al mese

Salgono oltre la soglia del 4%, a febbraio 2023, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg), con i tassi che si collocano al 4,12% rispetto al 3,95% di gennaio
Mercato immobiliare, prezzi e mutui: la situazione è come quella del 2008?
Per quanto concerne invece il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo si colloca al 9,88%, anche qui in aumento rispetto 9,79% del mese precedente
Ecco cosa succede al mutuo se la banca fallisce
"Il rialzo dei tassi sui mutui di febbraio rappresenta una stangata da 159 euro in più al mese per le famiglie italiane rispetto a un anno fa", denuncia l'Unione Nazionale Consumatori a proposito dei dati emersi
Prestiti personali, la richiesta è in rialzo nonostante gli aumenti
"Non solo in un solo mese i tassi salgono dal 3,95% al 4,12%, con un aumento dello +0,17%, ma rispetto a febbraio 2022, quando erano a 1,85%, decollano del 2,27%" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unc

Ancora Dona: "Considerando l'importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1908 euro"

Inoltre i prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,5% sui dodici mesi (3% nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dello 0,5% (nel mese precedente il tasso di variazione sui dodici mesi era risultato nullo)

Altro dato riguarda i depositi del settore privato, diminuiti del 2,4% sui dodici mesi (-1,8% in gennaio), mentre la raccolta obbligazionaria è aumentata del 3,9% (0,7% in gennaio)