
Carburanti, prezzi in salita. Associazioni consumatori: “Speculazioni in vista di Pasqua”
In alcuni casi, denuncia il Codacons, in autostrada si sfiorano già i 2,50 euro al litro per la benzina. Nelle isole minori si arriva a 2,10 euro al litro. Per le sigle a tutela dei cittadini, la decisione dell'Opec+ di tagliare la produzione di petrolio di un milione di barili al giorno (a partire da maggio) non giustifica i rialzi: "Gli effetti dalla pompa si vedrebbero solo dopo alcuni giorni". Il timore è che la risalita dei prezzi sia legata agli spostamenti degli italiani per le festività imminenti
Continuano i rialzi dei prezzi dei carburanti: in alcuni casi in autostrada si sono già sfiorati i 2,50 euro al litro. Nel settore è risalita la tensione dopo che, la settimana scorsa, l’Opec+ ha annunciato che taglierà, a partire da maggio, la produzione di barili di petrolio di un milione di unità al giorno. Ma le associazioni a tutela dei consumatori non sono convinte che sia soltanto per questo: Assoutenti e Codacons giudicano sospetto che il costo alle pompe sia schizzato proprio in concomitanza delle vacanze di Pasqua
Benzina, cosa succede ai prezzi dopo taglio di produzione di petrolio
I PREZZI – Le medie dei prezzi praticati, comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico ed elaborati da Staffetta Quotidiana, alle 8 di mattina del 5 aprile, si assestavano su 1,872 euro euro/litro per la benzina in self service (+7 millesimi, compagnie 1,876, pompe bianche 1,863) e a 1,771 euro/litro per il gasolio (+2, compagnie 1,776, pompe bianche 1,760)
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Al servito, la benzina arrivava a 2,007 euro/litro (+6, compagnie 2,050, pompe bianche 1,924), il diesel a 1,911 euro/litro (+2, compagnie 1,956, pompe bianche 1,822). Questi invece i prezzi medi sulle autostrade: benzina self service 1,937 euro/litro (servito 2,201), gasolio self service 1,852 euro/litro (servito 2,128)
Petrolio, Opec+ annuncia taglio di un milione di barili al giorno
Il Codacons, monitorando i listini, denuncia però come in qualche caso i prezzi siano già superiori alla media. Non solo sulle isole minori, dove è stata abbattuta la soglia di 2,1 euro/litro, ma anche in autostrada. Nello specifico, in base agli ultimi dati pubblicati sul sito del Ministero, la benzina in modalità servito ha raggiunto quota 2,499 euro al litro sulla A21 Torino-Piacenza. Stesso prezzo si registra per il gasolio (sempre in modalità servito) sulla A12 Genova-Sestri
Pasqua, allarme caro trasporti su treni e aerei: i prezzi
Sulla A1 Milano-Napoli la benzina arriva a costare 2,449 euro/litro, 2,349 euro il gasolio, mentre sulla autostrada A13 Bologna-Padova si spendono 2,399 euro/litro per la verde, 2,456 euro/litro per il diesel. Sulla A22 Brennero-Modena un litro di benzina costa fino a 2,439 euro, il gasolio 2,389 euro. Prezzi elevati anche sulla A14 Bologna-Bari-Taranto (2,392 euro al litro la benzina in modalità servito, 2,449 euro il gasolio) e sulla A15 Parma-La Spezia (verde 2,349 euro, diesel 2,449 euro)
GUARDA IL VIDEO: Carburanti, salgono i prezzi. Si temono speculazioni
IL RISCHIO SPECULAZIONI - "Ancora una volta i prezzi dei carburanti tornano ad impennarsi proprio quando aumentano le partenze degli italiani”, denuncia il presidente di Codacons, Carlo Rienzi. Rispetto alla Pasqua dello scorso anno, continua, “la benzina costa oggi il 6,5% in più, con un aggravio di spesa pari a quasi sei euro a pieno, che rischia di determinare una stangata da complessivi 120 milioni di euro solo per i maggiori costi di rifornimento a carico degli italiani che si sposteranno in auto durante le festività"

Anche Assoutenti avanza il dubbio che la rapida risalita dei prezzi lungo la rete italiana potrebbe essere frutto di manovre speculative in vista delle partenze degli italiani per le festività a cavallo di questa e della prossima settimana. Si chiede così al governo di attivarsi per verificare la correttezza dell'andamento dei listini alla pompa

Se è vero che "dopo la decisione di domenica dell'Opec+ di tagliare la produzione, le quotazioni del petrolio hanno registrato nelle ultime ore una tendenza al rialzo”, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi segnala come la situazione “non giustifica in alcun modo i rincari dei listini ai distributori”

"I prezzi del Wti e del Brent sono infatti del tutto in linea con le quotazioni registrate a inizio marzo, pari rispettivamente a 80 e 85 dollari al barile, e anche nell'ipotesi in cui il petrolio dovesse subire repentine fiammate, gli effetti dalla pompa si vedrebbero solo dopo alcuni giorni”, dice Truzzi. Il timore “è che la ripresa della corsa della benzina sia legata all'incremento degli spostamenti in auto degli italiani in occasione delle prossime vacanze di Pasqua e del ponte del 25 aprile”

Assoutenti lancia quindi un appello a Palazzo Chigi, a cui chiede di “attivarsi tempestivamente, disponendo controlli da parte della Guardia di Finanza e di Mister Prezzi, tesi a bloccare sul nascere eventuali speculazioni a danno dei consumatori"
Pasqua, prezzi in aumento. Dagli ovetti alle colombre, come risparmiare